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Una mostra per sognare e immaginare, Mangiaterra incontra Licini nella sua casa. "Quando sali sulla terrazza, entri nel suo mondo"

21 Giugno 2024

di Raffaele Vitali

MONTE VIDON CORRADO – Ultimi giorni per immergersi nell’opera di Bruno Mangiaterra, l’artista di Loreto che ha trovato nella casa di Licini a Monte Vidon Corrado, il perfetto luogo dove esprimere il suo pensiero artistico. “Dietro questa mostra (visitabile fino a domenica 23 giugno) ci sono due anni di lavoro che ho impiegato per entrare dentro il sentimento della dimensione poetica dei grandi artisti”

Voleva fortemente esporre dove il visionario pittore incontrava la luna, il paesaggio, il suo mondo incantato e drammaticamente realista. L’incontro con Daniela Simoni, direttrice del centro studi Licini, e Nunzio Giustozzi, ha reso tutto possibile. È nata così l’esposizione ‘Tutta l’aria è piena di immagini erranti’.

Il titolo è una dichiarazione dell’artista e che racchiude 50 anni di lavori e riprende una frase del poeta pesarese Gianni D’Elia, grande amico di Mangiaterra: ‘le immagini ci sono, ma le parole e le opere occorre farle’.

Non può che colpire l’uso della parola errante, forse uno dei termini più liciniani. Per Mangiaterra non è che la grande immaginazione che ti fa staccare dalla realtà di tutti i giorni per andare verso una dimensione di grande sogno. “Un mio lavoro, un quadro del 1975 si intitola ‘Staccarsi dalla dimensione, dall’orizzontalità del suolo’. Questo staccarsi, sul piano mentale, è poi quello che nel 900 è stato fatto a partire da Picasso, da Duchamp, Chagall, lo stesso De Dominicis quando fa il tentativo di volo buttandosi dalla montagna, oppure il tentativo di costruire quadrati e cerchi buttando il sassolino nell’acqua”.

Tutte esperienze del 900, che Mangiaterra ha fatto sue. “Ho acquisito una posizione, non copio la realtà ma tento di vivere le emozioni forti e di uscire dalla dinamica estetica e decorativa, andando al concetto di bello al di sopra di ogni speculazione più banale ed economica” racconta l’artista che domenica pomeriggio sarà a Monte Vidon Corrado per accompagnare chi vorrà visitare la mostra e godere delle sue narrazioni.

Esporre dentro Casa di Licini era quindi un obiettivo. “Una mostra che ho sognato e ci ho lavorato per due anni, non un giorno”. Quello con Licini è un legame nato in gioventù. “Quando andai ventenne a Monte Vidon Corrado, la casa cadeva a pezzi, tutte le cose erano in cantina, con i tubetti che si pestavano con i piedi. Ma è in quella casa che salendo la scala di legno che porta alla terrazza ho capito la grande forza dell’immaginazione di quest’uomo, che lì da solo, nel silenzio, ha immaginato il suo mondo fatto di angeli ribelli e di Amalassunte. È la condizione di vita che ti porta a interpretare questa grande domanda esistenziale”.

Nelle prossime settimane uscirà anche il catalogo. “Che in realtà è qualcosa di più, è un vero documento per far esistere questi lavori all’interno dello spazio della casa di Licini, dove ho fatto un lavoro specifico, anche di rottura. Penso alla scritta in greco antico con il neon azzurro con la dichiarazione ‘tutta l’aria è piena di immagini erranti’. Speriamo che resti anche dopo, sarei felicissimo”.

Ma non solo, perché volendo andare oltre i quadri, entrando nella dinamica ficiniana Mangiaterra ha realizzato un’opera anche per la terrazza: “Troverete una scritta di ceramica, grande dove dico ‘la mente tua riflette il sentimento senza avvertire’. Chi si affaccia dalla finestra di casa Licini o dalla terrazza di fronte alla valle, al cielo e alle montagne, non può che immaginare e ritrovare la sua mente pura capace di sognare come faceva Licini”.

Questo è il mondo di Mangiaterra che Daniela Simoni ha saputo coinvolgere curando l’esposizione che comprende opere che vanno dai primi anni settanta a oggi, una ricerca di matrice concettuale, che affonda le radici nell’arte delle neoavanguardie, una sperimentazione nelle tecniche e nei materiali senza mai rinunciare al saper fare pittorico.

“Una pittura non decorativa quella di Mangiaterra,  ma fondata sulla riflessione riguardo tematiche esistenziali, una pittura che rivela una profonda sonorità con la poesia.  Spesso l’artista usa l’alfabeto greco, le lettere levitanti dipinte o tracciate con il neon, come quello che ci accoglie nell’atrio della Casa Museo Licini, sono frammenti viventi delle nostre origini, ci riportano alla fase aurorale del pensiero quando la conoscenza avveniva nella forma del mito o dell’intuizione lirica” ribadisce Daniela Simoni.

“Mangiaterra si immedesima, quasi per metempsicosi, nella soave figura del Sonno alato, il bellissimo giovane della mitologia, greca come la lingua geniale cui ancora affida il pensiero che articola per le sue creazioni. Con alle tempie le piume della leggerezza si leva in volo per liberarci dai nostri stati di costrizione emotiva alla conquista della libertà interiore” la chiosa del critico d’arte e curatore di grandi mostre romane, Nunzio Giustozzi.

Per info: www.centrostudiosvaldolicini@gmail.com – mostra aperta dalle 16.30 alle 19.30 di sabato e domenica

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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