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Una donna positiva dopo la festa. Appello di Livini: "Chi era nello chalet di P.S.Elpidio il 25 luglio contatti il suo medico"

3 Agosto 2020

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO – “Lo avevo detto, non si può pensare di avere risolto tutto. Servono controlli, serve responsabilità”. Licio Livini, direttore dell’Asur 4, è chiaro e tuona contro quanto sta accadendo sulle spiagge, nei locali, dentro i ristoranti. E come lui il sistema di prevenzione dell’Asur guidato da Giuseppe Ciarrocchi che ora si ritrova con un problema da risolvere.

“Una donna umbra è risultata positiva al Coronavirus il primo agosto. La questione ci riguarda perché – spiega Livini – la donna il 25 luglio aveva preso parte a una serata dello chalet Ti-Oro di Porto Sant’Elpidio, come riferito dall’Asur di Spoleto che ci ha chiamato oggi pomeriggio”. Una volta tornata a casa, dopo aver dormito a P.S.Elpidio, quattro giorni dopo non si è sentita bene e si è presentata al pronto soccorso dove le hanno fatto il tampone che è risultato positivo al coronavirus.

Ora, il nodo: si può risalire agli eventuali contatti della donna? “Non facile, ma abbiamo già chiesto i nomi ai titolari del locale. Su quello che avremo lavoriamo. Quello che chiedo a chi era presente è di chiamare il proprio medico curante, o l'Urp dell'Asur, segnalando. In questo modo, più abbiamo il quadro delineato e più potremo essere efficaci nei controlli e inviduare i possibili asintomatici”.

Il direttore lancia anche un messaggio generale: “Bisogna fare attenzione e rispettare le regole. Ricordo che gli assembramenti sono vietati. E se si organizzano feste, bisogna prendere i nomi di tutti i partecipanti. Inutile poi battere le mani al sistema sanitario, osannare agli eroi, se non si mettono in condizione di lavorare. Il primo aiuto resta il comportamento di ognuno”.

E infine, conclude: “Non siamo fuori dall’emergenza. Oggi una donna si è presentata al pronto soccorso del Murri. A marzo le avevamo fatto il tampone, era negativa. Bene, si è presenta con dei sintomi e al tampone è risultata positiva. Insomma, bisogna fare attenzione e rispettare le regole. In giro c’è troppa libertà, mancano i controlli. Capiamo le esigenze di tutti, a cominciare da quelle economiche, ma non bisogna dimenticare che c’è chi è morto e chi lotta dentro e  fuori da un letto di terapia intensiva”.

Il sindaco Nazareno Franchellucci è stato informato nel primo pomeriggio dall’Asur: “Faremo tutto quello che è necessario per garantire la sicurezza. Abbiamo effettuato un primo sopralluogo insieme al comandante dei vigili Gattafoni nel locale. I gestori si sono messi a disposizione, la sanità pubblica farà tutto il necessario”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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