SANTA VITTORIA IN MATENANO – Il turismo lento, e di qualità, ha una nuova destinazione: Santa Vittoria in Matenano. “Lentamente viaggiare, assaporare, conoscere, esplorare, toccare con mano e poi ancora incontrare chi produce con amore, custodisce antiche tradizioni, conserva ricette. Questo è il nostro concetto di turismo” sottolinea il sindaco di Santa Vittoria Fabrizio Vergari.
Per farlo comprendere meglio a tutti, in accordo con Slow Food il borgo si apre. Domani va in scena una giornata che vuole valorizzare la bellezza del territorio, associando l’aspetto ambientale - culturale a quello gastronomico di valorizzazione dei prodotti locali legati a Slow Food Sibillini. “Ogni pezzo del nostro bellissimo territorio può diventare un’esperienza turistica unica” aggiunge Mattia Ruggieri, presidente Slow Food Sibillini
“Grazie alla disponibilità della Soprintendenza dei beni artistici e culturali - riprende l’assessore Antonio Cameli - siamo riusciti ad organizzare l’apertura straordinaria della chiesa della Resurrezione di Santa Vittoria in Matenano, che domina il colle su cui il borgo si inerpica, costituisce ciò che rimane dell'antico monastero farfense edificato a partire dal X secolo e demolito quasi interamente nel 1771. L'attuale edificio sacro comprende il presbiterio seicentesco e la cappella degli Innocenti, al cui interno si conservano affreschi del Quattrocento, testimonianza della pittura tardogotica picena del pittore Fra Marino Angeli”
Il programma
Partenza e ritrovo alle ore 09,45 in Via Farfense, davanti alla chiesa di Santa Vittoria (la Collegiata) per andare alla scoperta, grazie all’apertura straordinaria e visita guidata della Chiesa della RESURREZIONE (Cappellone), degli affreschi di Fra Marino Angeli - Cappella degli Innocenti XV secolo. Un piccolo scrigno di bellezza che ci racconta quanto fosse importante e vivo questo piccolo centro già nel 1400.
Si continua a scoprire il territorio alle ore 11,45 con la visita all’allevamento e laboratorio presso la FONTE del LATTE - PICCOLA LATTERIA con la guida del medico veterinario di campagna Marco Antolini, un vero difensore del nostro territorio con la sua piccola produzione di latte e formaggi che raccontano della bellezza dei nostri prati, al termine degustazione di prodotti con possibilità di acquistare direttamente in azienda.
Breve visita al centro storico, Torre di Odorisio del 1300 e Teatro Comunale del Leone per poi passare alle ore 13 all’Hotel - Ristorante Farfense, per il pranzo preparato dalle sapienti mani di Daniela Funari con l’aiuto dei figli Francesca e Federico che rendono l’atmosfera di questo locale accogliente e familiare, grazie anche al sorriso sempre disponibile di Giampiero, pronto ad accogliere il turista viandante con le bontà della cucina di tradizione rivisitate in un vesta moderna e di grande gusto.
Il menù del pranzo è stato pensato insieme a Slow Food e prevede un benvenuto di fritto farfense con le famose olive all’ascolana, seguito da un Crostino di polenta, funghi porcini e provola Piccola latteria Fonte del Latte.
Visto la stagione per primo un Raviolo di castagna alla crema di zucca e poi le conosciutissime Pappardelle stese al mattarello e ragù di cinghiale.
Il secondo, racconta un pezzo di storia di questo locale, il Coniglio alla Eva con cicoria ripassata, una antica ricetta riproposta in occasione di questo evento. Per finire la Crostata di ricotta di Daniela, un dolce da non perdere.
In abbinamento al menù vini della Cantina Le Vigne di Franca, segnalata nella Guida dei migliori vin di Slow Wine 2024.
Il pranzo al Ristorante Farfense, locale segnalato nella Guida Osterie d'Italia Slow Food editore, ha un costo di € 39 per i soci slow food e € 44 per i non soci e necessita di prenotazione MATTIA 329.2615865 oppure PAOLO 331.5922270.