FERMO – Il ticchettio degli orologi, antichi e moderni, torna a riempire Fermo: il 10 novembre va in scena la 39edizione della Mostra mercato degli orologi organizzata da Stefano Castori nella sala convegni dell'Hotel Astoria.
“Per noi è un’occasione per portare turisti e imprenditori nel comune di Fermo. L’orologio è parte delle nostre vite ed è un’opera d’arte” spiega Emiliano Tomassini, presindete della Cna. Non manca mai l’associazione: “Perché gli orologi e la loro manutenzione sono affidati agli artigiani. È l’unico accessorio o strumento apprezzato e usato da chiunque”.
Si guarda già al 40ennale, ma prima c’è la domenica che viene condivisa con la biblioteca di Fermo. “Sono stati trovati tre testi storici legati all’orologeria, li metteremo in mostra nel 2025” sottolinea l’assessora Annalisa Cerretani, che del turismo è la regista.
“Una mostra che accompagna la città. Le due edizioni, summer e winter, creano anche movimento fuori stagione. Portare le persone all’Immacolata, con la città già piena, ha poco senso, farlo primi di novembre è strategia. Sono felice e dico grazie per il vostro impegno” aggiunge subito il sindaco Paolo Calcinaro.
Supporto da anni arriva dalla Regione Marche e in particolare dal consigliere Marco Marinangeli: “Questa è una manifestazione di assoluta qualità, quindi merita il nostro sostegno. C’è storicità, c’è lungimiranza, c’è serietà e c’è validità di un evento che migliora di anno in anno. L’orologio può sembrare un oggetto di nicchia, ma in realtà misura il tempo e lo guida anche verso il futuro”.
Per Marinangeli importante è anche la filiera dietro la mostra mercato: “Istituzioni, hobbisti, imprese e associazioni come la Cna. Per una città come Fermo, che ha davvero una tradizione di orologiai, questa sinergia è l’ennesima prova che insieme si può”.
Gli espositori sono quasi tutti di fuori provincia: “Sono selezionati, perché tante sono le richieste” chiarisce Castori che ve in una terra di veri artigiani. Un paio di orologiai a Fermo, poi Rapagnano, Magliano e Porto Sant’Elpidio per citare alcune dele città dove fa riparare i propri orologi. “Sono i luoghi di fiducia dove lasciare un oggetto che molto spesso ha un valore affettivo e non solo economico” riprende Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo.
Se la mostra cresce è anche per il supporto di tanti sponsor, da Assifirmum a Cfl. “Regione e Cna ci permettono di alzare il livello della manifestazione e mantenere. Mia madre ha lavorato in una fabbrica di orologi in Svizzera di 2500 dipendenti, lei si occupava del controllo qualità. Per cui ho respirato il tempo. Oggi – ammette la Cerretani – tengo al polso questo computerino, non è più il vero orologio che ho nel cassetto e che per anni ho abbinato in base a come mi vestivo. Dobbiamo ritrovare un equilibrio tra i nuovi strumenti tecnologici e il valore di oggetti frutto dell’artigianalità che indossata emoziona”.
Anche l’assessora guarda al 2025, “perché faremo qualcosa di grande, magari parlando proprio di quell’equilibrio da ritrovare. E lo faremo con Castori che si muove solo per eventi di qualità”.
Una mostra attuale, visto che stanno crescendo appassionati e collezionisti. Dalle 930 alle 1830 porte aperte nella sala convegni dell’hotel Astoria. Sono 40 gli espositori, ce ne sarà anche uno svizzero. “Abbiamo lavorato sull’incoming di buyer mirati, quelli che magari frequentano le grandi fiere ma qui si possono trovare le chicche, incluse gli orologi in oro che sul mercato è molto impegnativo” conclude Anna Mariani, che supporta Castori nell’organizzazione.
Da non perdere alle 1630 l’incontro con Fabrizio Bartoli con diapositive dedicate alle meridiane, è il primo step di un percorso dentro Fermo tra Romolo Spezioli e Athanasius Kircher, autore di preziosi testi sul tempo conservati nella sezione libri antichi della biblioteca di Fermo.
Raffaele Vitali