ORTEZZANO – Una domenica in compagnia della mela rosa. Un incontro voluto da Carla Piermarini, sindaca di Ortezzano, e organizzato dalla delegazione di Fermo dell’Accademia Italiana della Cucina.
“Giusto parlare di un prodotto identitario del territorio che solerti coltivatori stanno riproponendo su più ampia scala per sopperire alle richieste del mercato e del quale validi artigiani e cuochi ne stanno testando l’utilizzo in varie e diverse preparazioni” spiegano.
A guidare l’incontro è Paolo Acciarri: si parte alle 10 dall’azienda La Golosa di Montelparo per assistere alla sfossatura della ‘Bolla della Sibilla’ che è un sidro di mela rosa spumantizzato e fatto maturare interrato nel meleto. A seguire degustazioni.
Poi, alle 1130, il momento istituzionale, con i saluti della sindaca, consigliere regionale Marinangeli e del presidente della Provincia Ortenzi, e culturale nella sala consiliare di Ortezzano quando si entrerà nel mondo della mela rosa: origine, evoluzione e tecniche di coltivazione, utilizzi e prospettive del prodotto. Interverranno l’agronomo Settimio Virgili, Leonardo Seghetti affronterà l’uso della mela agronomo, il diabetologo Paolo Foglini con il detto ‘una mela (rosa) al giorno toglie il medico da torno. Infine Andrea Maria Antonini, assessore all’Agricoltura della regione Marche, che chiuderà il convegno spiegando le azioni in programma e i fondi in arrivo.
Una volta conosciuto il frutto, no resta che provarlo in tutta la sua bontà. E infatti, dalle 1330, tutti ‘A tavola con la mela rosa’ ai Piceni di Ortezzano. Un ricco menu con preparazioni che prevedono l’impiego della mela rosa così come suggerite dal professor Leonardo Seghetti e interpretate dallo chef Giampiero Giammarini.
E siccome il sistema in Valdaso fa squadra: il pre pranzo è affidato al cocktail a base di ‘Bolla della Sibilla’ ideato dal barman acrobatico Spaccapaniccia, il post a Marcello D’Erasmo, titolare di Mamma rosa, con il suo dolce Panbuco, un lievitato a base di mela rosa.
