PORTO SAN GIORGIO – Una ricca edizione, grazie a Mirela Agalliu della Libreria Mondadori e a Francesco Rapaccioni, per il ‘Porto degli autori’. Una rassegna invernale che porta la città fino alla primavera. “Una edizione senza un filo conduttore, volutamente. Un mix di autori nazionali e locali che animerà tre angoli della città”.
Ma non mancheranno delle sorprese, ospiti fuori programma che Rapaccioni saprà coinvolgere. “Non facile organizzare la rassegna, le risorse economiche non sono tante, serve la capacità del direttore artistico per portare a compimento quello in cui io credo” spiega l'assessore Elisabetta Baldassarri.
La Mondadori è l’unico vero sponsor. “Confermata la biblioteca al fianco della rassegna. Rapporto che ha permesso al nostro festival un riconoscimento anche economico da parte della Regione Marche. In un periodo in cui c’è tanta informazione, manca la formazione e appuntamenti come questi, strutturati, possono arricchire e supportare questa carenza”.
Nel dettaglio entra il direttore artistico: “Per noi ci sono autori, non conta la dimensione. Importante p scrivere e leggere. L’unico filo conduttore è la lettura, è il confronto con toni distesi. Non sapendo quali nuove uscite ci saranno entro febbraio, siamo convinti di poter intercettare altri autori, anche se non è facile arrivare a Porto San Giorgio da Roma e Milano”.
Si parte con Mariolina Venezia, oggi protagonista coni suoi libri su Rai 1 con una fiction. Dopo Nicola Quondamatteo, ecco la scrittrice “con la S maiuscola” Carla Maria Russo. Doppio appuntamento con Andrea Maggi, professore di latino nel ‘Collegio’ di Rai2. “Da giallista ad autore per ragazzi, per questo un incontro con l’Isc al mattino e prima gli adulti, domenica 19 gennaio alla sala Imperatori.
Altri due autori locali, Pacella e Bonanni, con in mezzo Enrico Galiano e Jean Leonard Touadì, ambasciatore Fao. Ci si muoverà tra auditorium Aylan Kurdi, sala Imperatori e biblioteca. “Una rassegna per chi ama leggere, ma anche per chi è solo curioso” conclude Rapaccioni.
“Porto San Giorgio diventa un approdo culturale, moderno e dinamico rispetto a città solo apparentemente più vocate alla cultura. Noi ne facciamo tanta, ma in modo diverso. Dopo il festival delle canzoni, i libri: noi dobbiamo ampliare sempre più la nostra. E per fortuna la Mondadori, dove non si vendono solo libri, ma si fa cultura”. Tutti gli incontri sono impostati con un dialogo tra il direttore artistico e l’autore, poi spazio alle domande del pubblico.