PORTO SAN GIORGIO - La pista e la corsia ciclabile sul lungomare sud sono sicure? Quali sono i progetti e i tempi di realizzazione sul residuo lungomare sangiorgese? Domande a cui dovrà rispondere il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira. A porle, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
S’infiamma la polemica sulla pista ciclabile. Attesa, attesissima, adesso che, almeno in parte, è diventata realtà, fa discutere. Parecchio. «Il lungomare di Porto San Giorgio, già frammentato e diverso in più parti, si caratterizza oggi di un ulteriore distinguo: all’estremità sud sta prendendo forma una striscia azzurra ciclabile, un po’ pista, un po’ corsia», scrivono i due consiglieri nell’interrogazione protocollata.
Ed esprimono dubbi non tanto sull’aspetto della pista (quel colore azzurro che, pure lui, tiene banco tra i sangiorgesi). Né sui posti auto persi. Ma sulla sicurezza. «Venendo da sud lungo il porto turistico – annotano i consiglieri –, vi sono dei restringimenti finché, allo stabilimento balneare Da Duilio, si svolta a destra a salire sul marciapiede e poi diritti fino allo stabilimento balneare Lo Storione, con svolta a sinistra e discesa su strada carrabile».
Un percorso che, «se dovesse portare a caduta, vedrebbe il ciclista rovinare contro i cordoli o, peggio, contro le auto che scorrono a ridosso». A preoccupare Agostini e Vitturini anche il fatto che la ciclabile «corre davanti a tanti stabilimenti balneari, tutti interessati in più tratti dall’attraversamento degli utenti e dal carico e scarico, che è fatto non solo dai mezzi di trasporto merci, ma anche dai bus delle colonie estive dei bambini».
Terza criticità: l’ingresso alla ciclabile per chi viene da nord. «Dovranno, forse, invadere la carrabile contromano per accedervi nei pressi de Lo Storione?», si chiedono i consiglieri, che parlano di «incompiuta» e che, per vederci chiaro, hanno chiesto l’accesso agli atti del progetto.
f.pas.