di Raffaele Vitali
FERMO – Andrea Albanesi, Stefano Chiodini, Francesca Palma e Fabrizio Emiliani. Un incontro della Camera penale, dedicato ai giovani avvocati, finalizzato a far conoscere la figura del legale dal punto di vista deontologico, diventa il momento per celebrare chi l’avvocatura la rappresenta. “Quando ho pensato l’incontro – spiega Albanesi - immediato è stato il coinvolgimento dell’Ordine e dell’avvocato Emiliani, la personalità più adatta a rappresentare l’avvocatura. Posso dire che l’idea era buona visto che l'auditorium di San Filippo è pieno”.
Stefano Chiodini, presidente dell’Ordine, ha raccolto l’eredità di Francesca Palma: “Sono emozionato. Abbiamo organizzato tantissimi eventi, ma il piacere di avere l’avvocato Emiliani al nostro fianco è enorme. Per tutti quelli che hanno intrapreso la professione è quello che i ragazzini chiamerebbero ‘un mito’, per noi più maturi è ‘un modello’. Per noi è l’avvocato”.
“Persona colta, preparata e birba, nel senso di intelligente e acuta”. Ne usa tanti Chiodini di aggettivi: “Un modello perché ha sempre fatto le cose con amore. Presidente della Lega Navale perché la amava, ha fatto il sindaco, perché ama la sua città, motivazione che oggi rivedo in Calcinaro: due fermani che amano Fermo. E poi Emiliani è ancora avvocato perché ancora ama questa professione. Tutto quello che ha fatto lo ha fatto con quel tocco in più dato dall’amore per le cose che fa”.
Ascolta Emiliani, che poi, guardando la moglie in prima fila pronta ad accompagnarlo in questi lunghi anni di carriera, si alza per ricevere la tara più ambita, quella di platino per i 60 anni di professione: “Ero sicuro che – riprende Chiodini - oggi ci sarebbe stato il pienone. È stato ed è ancora, per ogni generazione, un punto di riferimento. Se sono diventato presidente gran parte della colpa è sua: è lui che mi ha consigliato, spesso mi rivolgo a lui. Consigli di vita, oltre che per la professione. Un maestro di vita”.
E per finire, in regalo l’originale della scheda di iscrizione all’Ordine degli avvocati (febbraio 1958) scovata dal presidente della Camera Penale dopo una lunga ricerca negli archivi. Standing ovation e poi tutti in silenzio, parla Emiliani “uno che ancora non molla, tanto che ha già preannunciato che si appellerà contro una sentenza che ci ha visto come tante volte contro” conclude sorridente l’avvocato Francesca Palma.