FERMO - Fermatevi un attimo a immaginare. Un tavolo, un divano, qualche sedia, una sigaretta accesa, parole, parole e ancora parole. Magari un po’ di musica, ma soprattutto aneddoti e qualche click qua e là: benvenuti nella casa di Mario Dondero
Il grande fotoreporter, l’uomo della Leica che passava da un grande show a un teatro di guerra senza mai dimenticare il volto degli ultimi, scelse Fermo per i suoi ultimi anni di vita. La sua casa, in pieno centro storico, potrebbe diventare un museo ed entrare così nel ricco e diversificato circuito museale del capoluogo.
Per farlo, però, come hanno spiegato il sindaco Paolo Calcinaro e l’assessora Micol Lanzidei, insieme con Pacifico d’Ercoli per la fototeca provinciale, bisogna raggiungere la somma di 30mila euro. La raccolta è in corso, online, ed è quanto serve per poterla acquistare e poi farla diventare pubblica al Comune. “La casa sarebbe il tassello finale di una bella immedesimazione Mario Dondero con Fermo e Fermo con Mario Dondero” ribadisce Calcinaro.
Il destino di quel luogo reso magico da chi l’ha vissuto lo riassume al meglio Laura Strappa, l’ultima compagna del reporter: “Dopo il restauro potrà diventare un luogo d’incontro, di esposizione, inserita nella rete di visite della città, dal Terminal che porta il suo nome alle galleria d’immagini del cinema degli Artisti. Casa Dondero, che è nei luoghi del cuore Fai, per cui è possibile ancora esprimere la propria preferenza, deve avere un futuro”.
Dondero ha lasciato a fermo ben più della casa. Il suo archivio è nelle mani della Fototeca che, con i suoi volontari essendo priva di risorse, lo sta rendendo vivo e consultabile. “Ci stiamo lavorando fin da quando Dondero è venuto a mancare al recupero ed al riordino di questo immenso patrimonio culturale che rappresenta la memoria da perpetuare nel futuro. Il prossimo anno ricorrerà il decennale dalla scomparsa e sicuramente organizzeremo iniziative per farne memoria. Ad oggi abbiamo catalogato 250 mila scatti in bianco e nero in database senza contare gli altri. Inviteremo anche archivi importanti come quello di Ugo Mulas e di Uliano Lucas” spiega Pacifico D’Ercoli.
Per raggiungere l’obiettivo servono 15mila euro, a oggi la raccolta ha raggiunto la metà della somma. “Il recupero della casa di Mario Dondero sarà di grande importanza in questo senso per unire passato, presente e futuro e far sì che Dondero sia sempre un importante ambasciatore del patrimonio fotogiornalistico" ha concluso l'assessora alla cultura Micol Lanzidei, confermando così che a parole tutti la vogliono, ma sempre i 30mila euro vanno trovati.
r.vit.