Tra il bomber e il difensore, alla fine vince chi la palla la manda in tribuna. Anche se, a dire il vero, con quel piede Maurizio Domizzi di reti ne ha bucate. Grande rigorista, l’ex perno di Ascoli, Napoli e Udinese, sarà il prossimo allenatore della Fermana.
Lo sprint finale ha bruciato Stefano Protti. Un amore finito male quello tra l’ex bomber e la sua squadra del cuore. Si sono annusati, strusciati e poi, però, ognuno per la sua strada. O meglio, la Fermana ha scelto dove girare.
Domizzi ha scelto di mettersi in gioco. Dopo aver debuttato come allenatore con la Primavera del Pordenone, all’esonero di Tesser è stato chiamato a traghettare la squadra verso la salvezza. E ci è riuscito. Ma il miracolo non ha convinto il Pordenone a confermarlo.
E così, ecco la chiamata dei canarini, interessati a investire su un giovane mister, è del 1980, che ha ambizione e soprattutto un passato importante. Dovrà farsi amare in fretta dai tifosi, scottati dal no a Protti di cui sono fan indiscussi.
Di certo il nuovo allenatore, come Cornacchini, porterà grinta e piglio. Ce l’aveva in campo, dove è sempre stato un leader, ce l’avrà in panchina. E solo per questo già parte con il benestare del patron Vecchiola, e quindi del dg Fabio Massimo Conti, che ama chi lotta ed è pronto a sudare per la maglia canarina che oggi è finita sulle spalle di Carlo Macchini, il campione di ginnastica che porta il nome di Fermo in giro per il mondo e che è stato celebrato in comune da dirigenza e sindaco (foto getty).