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Un anno di Acquaroli: "Aeroporto e sanità, grande sviluppo". In arrivo il G7 della salute. "La Zes? Studiamo col Governo la soluzione"

29 Dicembre 2023

FERMO – La conferenza stampa di fine anno del presidente Francesco Acquaroli, organizzata e moderata dall’Ordine dei Giornalisti guidato da Franco Elisei, è una lunga maratona.

NO AL BAVAGLIO

Che non poteva che aprirsi con una riflessione sulla nuova norma ‘bavaglio’ decisa dal Governo. Franco Elisei ricorda che per il Parlamento nasce al fine di ‘limitare il diritto di cronaca nel nome di una salvaguardia dell’imputato”. Ma non è così. E prima di entrare nei temi regionali il numero uno dei giornalisti lo chiarisce bene a tutti i politici in sala.

“Da un lato il diritto degli indagati, dall’altro quello di cronaca. L’emendamento Costa vieta la pubblicazione di un estratto, ma significa fermare i contenuti o gli stralci? In ogni caso il giornalista rischierebbe di interpretare le parole del giudice, che invece venivano riportate integralmente. Noi temiamo che sia proprio l’indagato il primo che sarà meno tutelato”. Ma Elisei fa anche autocritica: “Sappiamo di avere delle nostre responsabilità. Ma bisogna lavorare insieme tra mondo dell’informazione e parte legislativa in modo da rispettare autonomie. In Parlamento siedono magistrati e giornalisti, dialoghino invece che cercare fughe in avanti”.

L’ultimo spunto introduttivo, Elisei lo dà sul giornalismo, trovando l’interesse di Acquaroli: “Siamo in piena mediamorfosi, alle prese con algoritmi che moltiplicano contenuti: ricordiamo che la tecnologia non è neutra, dipende da chi e come la usa. Bisogna essere sempre aggiornati”. Da qui un consiglio alla regione sulla nuova legge dell’editoria: “Inseriamo il rispetto dell’obbligo di formazione almeno da parte dei direttori. Bisogna essere aggiornati”.

IL BILANCIO DEL GOVERNATORE

Acquaroli ascolta e parere da un grazie “per il lavoro, l’enorme mole di lavoro che i giornalisti svolgono per informare le comunità in ogni settore”. Davanti a sé ha la Giunta e i capigruppo. La squadra fa quadrato attorno al presidente per il suo bilancio che è ben diverso da quello stilato dalla sua opposizione in Consiglio (leggi).

LE RIFORME

“È stato un anno molto importante. E parto dalla sanità. Per la prima volta, dopo la riforma delle Ast che ha ridato forza ai territori, abbiamo un Piano socio sanitario che ci permetterà di migliorare il servizio in base anche ai servizi richiesti, riducendo così la mobilità passiva. Il 2024 sarà l’anno in cui raccoglieremo i frutti della riforma che ci ha duramente impegnato”.

Come raccoglierà i frutti delle borse di studio di Medicina di medicina generale e contratti aggiuntivi per medici specialisti: “Abbiamo investito 3milioni di euro, ci vuole pazienza perché la mancata programmazione richiede tempo. Noi lo abbiamo capito e investiamo per mitigare gli effetti drammatici del turnover, con un medico di base che entra per ogni due che escono”. A questo si aggiunge il piano delle sedi territoriali in cui più medici fanno squadra, come a Sant’Elpidio a Mare. A livello di sanità rivendica il bando per il nuovo ospedale di Pesaro e quello in arrivo, tra poche settimane, di Macerata.

La seconda riforma è quella del ‘Governo del territorio’, ovvero l’Urbanistica. “Superiamo ritardi che bloccavano lo sviluppo dei territori”.

La terza è ‘Il piano delle infrastrutture Marche 2032’. “Per la prima volta nel piano ci sono le risorse necessarie”.

IL BILANCIO

“Abbiamo ereditato una regione in transizione, il che significa che avevamo perso competitività e capacità di attrazione degli investimenti. Se da cinque anni siamo così classificati, il problema c’è e lo vediamo anche negli indici macroeconomici. Per questo abbiamo deciso di accelerare la programmazione europea. Avendo più risorse, le mettiamo subito in campo. Abbiamo già stanziato 200 milioni da qui al 2026 per i cofinanziamenti e così abbiamo bandito bandi regionali per 501 milioni di euro, usando anche 130milioni della vecchia programmazione non usati” sottolinea con soddisfazione.

Qui il suo cambio di passo, supportato dalla Svem del presidente Andrea Santori con cui sta velocizzando anche le rendicontazioni e i pagamenti: “Il 30% della nuova programmazione già è bandito e auspichiamo che iniziano a produrre i primi effetti nei prossimi mesi, per risollevare quegli indici macroeconomici e uscire dalla fase di transizione”.

ACCORDO CON LA MELONI

“Abbiamo ottenuto 532 milioni di euro di fondi governativi fondamentali per dare risposte a tante criticità del territorio, in primis infrastrutturali. Siamo stati la seconda regione a sottoscrivere l’accordo, l’altro aspetto che mi rende orgoglioso”.

MANUTENZIONE

Rivendica gli 8 milioni di euro stanziati per i fiumi che “si aggiungono ai 400 milioni stanziati dal Governo per glie venti alluvionali che hanno colpito le provincia di Ancona e Pesaro in particolare. Questo ci permette per la prima volta di avere risorse tali per programmare interventi di vera riduzione del rischio in un territorio che è segnato da perenne preoccupazione”.

Inevitabile un passaggio sul post sisma: “Abbiamo le risorse che permettono di riprogrammare il futuro. Dico grazie all’Usr e al commissario Castelli per aver erogato un miliardo di euro, il doppio del 2022. Questo significa accelerare”.

INFRASTRUTTURE

Voli di continuità territoriale. “Ci sono stati dei problemi, ma non possono cancellare il traguardo. L’aeroporto delle Marche ha recuperato i dati pre Covid e li ha poi superati: chiederà il 2023 a oltre 500mla passeggeri, direzione 530mila. Ricordandoci che tanti voli sono partiti ad anno in corso per cui, nel 2024, avremo un aeroporto che potrà sol migliorare i dati avvicinando il record storico di 600mila. La crescita c’è, resta il rammarico che no sia più pubblico, abbiamo il 99%, e per questo ringrazio il privato”.

Il 2023 è l’anno di Amazon e del rilancio dell’interporto, tramite Svem. E anche dello sviluppo del porto di Ancona. “A cominciare dalla banchine e dall’elettrificazione attesa da anni. È una infrastruttura che incide su tutta la logistica regionale, oltre che imprenditoriale”.

Un potenziamento che va di pari passo con il cantiere dell’Ultimo miglio e al raddoppio della Statale 16 che permetterà al capoluogo di essere raggiungibile e al porto di impattare meno sulla viabilità cittadina. “Un’opera attesa da decenni”. Come procede la Pedemontana “che è – ribadisce il governatore – una infrastruttura chiave per l’entroterra”. E potrebbe arrivare presto anche il casello Val Potenza in A14, tra Loreto e Civitanova dopo che la Via ha dato parere favorevole.

IL 2024

Non teme le elezioni europee, “non porteranno nessun tensione, dobbiamo solo raccontare il tanto che facciamo”. E poi aggiunche "sarà l'anno degli eventi internazionali". Non entra nel merito, am due già si consocono: una seduta di una commissione del Comitato delle Regioni di Bruxelles e il G7 della Salute.

Non sarà l’anno della Zes, richiesta da sindacati e imprenditori, oltre che da Pd e Forza Italia, ma non chiude la porta: “Stiamo lavorando con il Governo per dare una soluzione ad alcune criticità, per superare i rischi di aree con vantaggi al confine con chi non ce li ha. Non sono contrario, a evitiamo di dire che spettava a noi averla già fatta, visto che chi c’era prima ha avuto anni. La Zes comporta un sistema di sviluppo non solo per le Marche ma per il centro Italia. Stiamo cercando una soluzione che crei un piano multi regionale”.

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