PORTO SAN GIORGIO – La Sutor ha perso (51-54) per un semplice motivo: non è abituata a vincere. Se perdi quando il tuo avversario non segna per sei minuti nell’ultimo periodo e insperatamente ti ritrovi a +8, allora diventa davvero dura affrontare questa stagione.
Non meritava i due punti la Luciana Mosconi, ma il basket non sempre rispetta il valore in campo. Troppi fattori entrano in gioco: dalla precisione ai tiri liberi al fatto che uno dei peggiori in campo, Aguzzoli, dopo quattro errori trovi una tripla dall’angolo che ricuce lo strappo, fino alla palla persa su rimessa laterale di Murabito e la conferma che Masciarelli, in teoria la star della Sutor, è in questo momento la zavorra più pesante.
E dire che Montegranaro la partita la stava portando a casa perché scesa in campo in maniera umile, conscia delle proprie difficoltà. In primis Crespi, il capitano, che sa bene di avere uno dei più brutti tiri da tre punti della storia del basket, ma sa anche che non sarà mai lui quello che lascia un pallone vagante nella sua zona. Questo significa che se c’è da fare a sportellate, lui è in prima fila. E così, spallata su spallata, trova fiducia e segna canestri a ripetizione, mostrando una grande intesa con Galipò.
Di contro, c’è la spocchia, quella di Panzini che fa la star in campo, ma poi alla fine raccoglie molto poco, per sé e soprattutto per la squadra. Urla dopo i tiri, tenta triple da 9 metri e penetrazioni con appoggio alla Nash che finiscono sul ferro: tutte giocate che aprono al contropiede della Sutor.
In questi due giocatori c’è la chiave di lettura di una partita che non verrà ricorda negli annali, che la Sutor perde anche se riesce a difendere e a tenere l’avversario a 54 punti. Solo che ne segna 51, che è evidente essere il suo punteggio tipo. Percentuali imbarazzanti da fuori area che diventano degne grazie a Crespi nella Sutor e Quarisa. I due pivot si scambiano favori in difesa, ma sono anche la riprova che in serie B un ‘big man’ è decisivo se i compagni preferiscono il ferro alla retina.
Baldiraghi ci ha messo del suo nell’ultimo minuto, togliendo Crespi nell’azione difensiva che ha fatto finire nelle mani di Quarisa il rimbalzo dopo l‘errore degli ospiti. il pivot fa due su due, con tanto di tabella ed è il soprasso che manda in confusione i gialloblù.
Peccato, perché quanto fatto vedere per lunghi minuti fa bene sperare. Solo che la Sutor continua a giocare senza una guardia, non c’è un giocatore capace di andare in doppia cifra, a parte oggi la gran giornata di Crespi, e con il nuovo arrivato, Botteghi, impalpabile in attacco e in difesa. Aggiungendo che Korsunov ha solo perso palloni, è un miracolo il punteggio finale.
Ma non ci si può accontentare di essere andati vicino alla vittoria, perché questa partita i veregrensi l’hanno letteralmente buttata, incapaci di leggere la difesa aggressiva degli ultimi minuti che gli arbitri hanno permesso alla squadra di Coen. Una lezione dolorosa, che si spera serva a provocare una reazione, sabato a Roma, e non l’inevitabile depressione.
Raffaele Vitali