*Operai o datori di lavoro, la morte non fa distinzioni. La sicurezza deve diventare un'abitudine per tutti, una cultura. Basta con il cordoglio del giorno dopo, servono azioni preventive. Dopo il Piemonte, una tragedia nelle Marche con la morte di un 53enne caduto dal tetto durante un sopralluogo per un impianto fotovoltaico.
Da tempo chiediamo, sia a livello nazionale che regionale, di investire in prevenzione e di intensificare i controlli nei luoghi di lavoro, ma non vediamo mai risorse stanziate a questo scopo. La vita viene prima di tutto ma chi può, anche se sollecitato, continua a non prendere provvedimenti efficaci.
Non si può continuare a morire di lavoro, ma anche nelle Marche oggi la statistica segna un +1. Lavoriamo insieme, indigniamoci, arrabbiamoci. L'unica cosa non tollerabile è l'accettazione.
*Uil Marche