*Da circa una settimana la caldaia della caserma (di Amandola ndr) è in blocco e, come avviene in tutti gli uffici pubblici e privati ed in tutte le nostre case, è stato richiesto l’intervento del tecnico per ripristinare il funzionamento del riscaldamento e dell’acqua calda.
L’idraulico, incaricato alla riparazione, provvedeva alla sostituzione di alcuni componenti dell’impianto di riscaldamento, ma i caloriferi non ripartivano; dopo vari tentativi si attribuiva la “colpa” allo scarso flusso di metano. Effettivamente il “gas” non arrivava, ma non perché la “Russia” aveva chiuso i rubinetti, bensì perché l’azienda fornitrice del servizio, aveva apposto i sigilli sul contatore della caserma dopo aver interrotto il flusso del combustibile.
Un problema di fatture. Speriamo che siano state pagate quella della Questura e della sezione Polizia Stradale di Fermo. Chiediamo a questo punto un forte intervento da parte della Prefettura di Fermo affinché venga chiarito l’accaduto e sia individuato il responsabile dei disagi ed umiliazioni provocati ai colleghi”.
*il segretario provinciale Sap, Alessandro Patacconi