PORTO SANT'ELPIDIO - In attesa che l'autorità giudiziaria fissi l'autopsia sul corpo di Mihaita Radu, il 32enne romeno ucciso con oltre 10 coltellate sulla schiena, i carabinieri della Compagnia di Fermo stanno sviluppando una serie di accertamenti per ricostruirie le ultime ore di vita dell'uomo.
Da quel che è emerso, nonostante avesse piccoli precedenti per droga e reati conto il patrimonio, da qualche tempo il giovane aveva cominciato una nuova vita, frequentava la Croce Verde di P.S.Elpidio come volontario ed era anche divenuto genitore di un figlio piccolo, avuto dalla ex compagna.
Sono stati sentiti familiari e conoscenti gia' da ieri, oltre a colleghi e datori di lavoro di uno scatolificio in cui aveva trovato occupazione. Permangono i posti di blocco e controlli serrati ad auto in particolare nel territorio tra Lido di Fermo e Porto Sant'Elpidio.
Si pensa che Radu sia stato aggredito a colpi di coltello altrove, forse in un casolare di campagna, e poi abbandonato agonizzante lungo Strada Pescolla, dove poi è stato trovato morto. Tutte aperte le ipotesi sul movente.