FERMO – Villa Vitali si apre all’arte di Piero Massimo Macchini. GestiColors domani, 16 agosto, si prende il palco in mezzo al parco di fermo. “Un esperimento enciclopedico che fonde il mimo, la narrazione, la comicità e la ricerca identitaria in un pappone di ottanta minuti e passa da cui uscirete rigenerati, stimolati e consapevoli che qui da noi non si pratica il rimborso perché l’arte è provocazione” spiega Macchini
Lo spettacolo è frutto di anni di ricerca, uno spettacolo che mette in mostra la duttilità dell’attore, nato mimo, cresciuto comico, diventato influencer. Comicità verbale e non verbale, comicità alta e battute popolane. “Uno sguardo cosmopolitico che solo uno come lui, che ha vissuto anni all’estero parlando solo dialetto fermano, poteva sintetizzare in un solo spettacolo. Tutto questo genera un cocktail inebriante in una miscela esplosiva in cui la battuta verbale si coniuga con la gag mimica, il sonoro comico si mischia con il gesto tecnico, il marketing si confonde con la marchetta” ribadisce la produzione, affidata a Lagrù.
Uno spettacolo che ha le sue fondamenta negli incontri al bar del Triangolo, ma che poi tra un Vernelli e l’altro è diventato internazionale.
Con GestiColors Macchini va oltre il monologo, si sdoppia, triplica, decuplica in un ultimo elegantissimo tentativo di diventare irrintracciabile dal fisco. E per farlo, osa: c’è chi lo definisce uno schizzo di colori di un quadro di Pollock, chi semplicemente uno schizzo, chi lo descrive come un arcobaleno.
Di certo tutti resteranno commossi mentre Macchini farà rivivere Marcel Marceau con il suo mimo parlante.