di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – Un importante riunione a Roma per l’assessore Andrea Maria Antonini. Ha rappresentato tutte le regioni italiane, ma in primis le Marche, al Tavolo della Moda presieduto da Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, a ci hanno preso parte le maggiori associazioni di categoria e imprese della moda italiane.
“Ho rappresentato anche le istanze del territorio marchigiano, chiedendo attenzione per le imprese sul credito d'impresa e sulla formazione e competenze per i lavoratori. Abbiamo avuto risposte importanti e rassicuranti” ha commentato al termine Antonini.
Durante il Tavolo, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno ribadito, sei mesi dopo l’ultima convocazione, alcune richieste: l'avvio, sempre in sede ministeriale, di specifici tavoli tematici per rendere concreto ed esecutivo il lavoro svolto dalle parti sociali, a partire da quanto inserito nei CCNL di riferimento e già presentato al Governo; l'applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all'interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all'estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale; il sostegno a favore del lavoro femminile e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Durante la discussione, sono emersi alcuni punti imprescindibili su cui lavorare: tutela dell'eccellenza, investire nel campo umano e formazione, digitalizzazione del sistema produttivo, transizione ecologica, incentivi fiscali.
"È ora di passare dalle parole ai fatti. Riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione”. Uno dei temi sul tavolo è quello del credito d’imposta su cui il ministro ha preso impegni precisi.
Tornando alla formazione, illuminanti le parole dell'ambasciatrice di Unimpresa della moda sostenibile nel Mondo, Margherita de Cles: “Tutti vogliono fare gli stilisti, ma ci sono sempre meno sarti. Si ignora l'importanza della formazione ed è sottovalutata la necessità di fare percorsi, spesso non brevi, per poter arrivare ad alti livelli. Le potenzialità non mancano nel nostro Paese, ma lo sforzo, sia da parte del governo sia da parte degli operatori della moda, deve essere importante e più incisivo. Serve un progetto lungimirante e articolato per creare un format legato all'artigianato artistico: senza artigiani, a cui va dato più spazio, il made in Italy è destinato all'estinzione".