MONTEGIORGIO – Il mondo dei gioielli si mette in mostra a Vicenzaoro. Più di mille brand, il 35% dei quali provenienti dall'estero, e 400 buyer esteri da più di 70 Paesi. Tra di loro, il mondo Brosway con i suoi brand.
“Un'edizione che si avvicina per dimensioni ai livelli pre-pandemia e all'insegna dell'ottimismo per l'intero settore orafo-gioielliero" sottolineano gli organizzatori. Secondo le elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat per Federorafi, l'export italiano è in crescita del +36,5% nei primi cinque mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.
Le vendite settoriali effettuate nel solo mese di maggio presentano un aumento del +63,7% rispetto al maggio 2021. A confronto con il gennaio-maggio 2019 la crescita risulta altresì molto vigorosa, ovvero pari a +40,3%. La gente ha voglia di bello e luccicante.
Come per scarpe e accessori, ci sono delle linee guida nella moda del gioiello: "Colori vividi, sia nelle pietre sia negli smalti, forme geometriche, superfici e linee pulite ed eleganti che tendono al minimalismo. Poi - sottolinea Ieg- ci sono gli evergreen delle catene, da quelle iper sottili a quelle imponenti, che si accompagnano a grandi pietre. Design giocosi si ritrovano tra gli stand, insieme a gioielli ispirati alle trame della natura che combinano preziosi con materiali naturali".
In cifre assolute, si porta a poco meno di 4 miliardi di euro e segna circa +1 miliardo rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Dai dati risulta poi che tra gennaio e maggio 2022, l'evoluzione dell'export resta molto favorevole nei principali mercati di destinazione: gli Stati Uniti si confermano in prima posizione con un +24,9% rispetto al medesimo periodo del 2021 (+115 milioni in valore assoluto), segue la Svizzera, con un +31,4%, gli Emirati Arabi, con un +23,3%, e la Francia, con una crescita pari al +123,8% (+255,5 milioni di euro in valore assoluto). Unica eccezione è costituita da Hong Kong, che perde il 1,6% (-3,4 milioni di euro).
Il comparto preponderante (84,1% dell'export qui considerato), ovvero l'oreficeria/gioielleria in oro, presenta una dinamica delle vendite estere migliore della media settoriale, crescendo del +40,5% nei primi cinque mesi dell'anno; la gioielleria in argento sperimenta un incremento dell'export contenuto al +4,4%, mentre quella in metalli placcati, che tuttavia non arriva a 30 milioni di euro, cresce quasi del +150,0%.
Una fiera in cui è tornato protagonista anche il diamante, con dei focus dedicati alla sua commercializzazione, partendo dal fatto che ci sono nuove dinamiche d’acquisto dei diamanti, non più appannaggio esclusivamente maschile. Sul palco di Vicenzaoro è emerso che il claim coniato negli anni Quaranta “un damante è per sempre” sia ormai distante da una società dove parità di genere ed empowerment femminile si sono fatti strada.
Secondo un’indagine di Natural Diamond Council France, infatti, presentata da Mina El Hadrahoui, negli ultimi anni c’è stato un aumento del 60% di donne che acquistano per sé stesse, scegliendo il diamante per celebrare i propri successi o farsi coraggio in momenti difficili. Un messaggio chiaro per le aziende produttrici che impatterà anche sul marketing futuro.
r.vit.
