MONTEGRANARO - “Realizzazione di opportune forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati che concorrono alla programmazione e attuazione di interventi di carattere culturale, turistico, sociale”. Dietro queste parole c’è la firma per una volta ‘leggera’ della dirigente di Montegranaro, Alessandra Levantesi.
Sono accordi con il privato che hanno lo scopo di aprire le porte luoghi storici di interesse pubblico. E questo accade con Villa Lina, un gioiello costruito a inizio 900, la prima versione è del seicento, completamente decorato con dipinti, ringhiere, porte, stucchi, colonne e statue in stile liberty. Per anni è stato l’albergo del territorio, in zona villa Luciani, l'area simbolo della ricchezza calzaturiera da cui gli ospiti si muovevano i tutta la Regione.
Il Comune ha siglato un patto con il proprietario, Loredano Luciani Ranier, per far diventare la villa un perno due la nuova strategia promozionale e turistica della città. Un perno di quel percorso che il sindaco Endrio Ubaldi ha delineato fin dal suo insediamento. Villa Lina diventa così parte dell’itinerario regionale di dimore storiche e parchi di grande valore artistico.
L’ex albergo sarà aperto da aprile a novembre ogni venerdì e sabato dalle 10 alle 13. Il privato si impegna a “mettere a disposizione il bene per eventi e/o iniziative di carattere culturale e turistico (es. concerti, recital, incontri di lettura, giornate FAI, settimana della Cultura, Giornate del Patrimonio, ecc.) secondo le esigenze comunicate dall’ente locale”.
Da par suo il Comune si impegna, oltre che a inserire il bene negli itinerari turistici comunali, “a collaborare con il privato per il coordinamento delle attività di promozione mirate alla valorizzazione”.
@raffaelevitali