PORTO SAN GIORGIO - A caccia di truffatori, i carabinieri della Compagnia di Fermo hanno intensificato le attività investigative al fine di reprimere questi odiosi reati. I risultati delle recenti operazioni dimostrano l’importanza dell’attività investigativa e della collaborazione tra i Carabinieri e la comunità.
Nei giorni scorsi, a Porto San Giorgio, i militari della locale Stazione Carabinieri, a seguito di una denuncia presentata da una residente titolare di un ristorante del posto, hanno denunciato alla competente Procura, una 54enne pregiudicata originaria del teramano, che dopo aver consumato con alcuni amici una cena presso il locale, avrebbe dissimulato problemi con la carta di credito, impegnandosi ad eseguire un bonifico istantaneo che in realtà non è mai stato eseguito.
Ancora a Porto San Giorgio, una residente ha denunciato una truffa perpetrata da due individui: la donna è stata contattata tramite un SMS da uno di loro che, spacciandosi per la figlia è riuscito a farsi accreditare la somma di € 1.900,00 necessari a suo dire per l’acquisto di un telefonino. I Carabinieri sono riusciti a smascherare gli autori della truffa, identificando tre individui, due italiani ed uno straniero, tutti pregiudicati e residenti fuori Regione.
Via Whatsapp ha aiutato alcuni criminali a perpetrare analoga truffa, ancora a Porto San Giorgio: i carabinieri sono riusciti a risalire ad un pregiudicato milanese di 24 anni che è riuscito a farsi accreditare la somma di 900 euro da un residente, per l’acquisto di un telefonino che non è mai stato consegnato.
Gli stessi militari di Porto San Giorgio hanno condotto poi un'altra indagine per truffa, identificando e denunciando un 38enne: costui è sospettato di aver pubblicato sul portale online “Subito.it” un annuncio ingannevole relativo alla vendita di mobilio. Utilizzando artifizi e raggiri, il malfattore avrebbe indotto la vittima a versare la somma di € 1.160,00 tramite bonifico bancario su carta PostePay a lui riconducibile ma, dopo aver incassato la somma, il truffatore si è reso irreperibile.
Grazie all'analisi meticolosa della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l'accaduto e a procedere con la denuncia.