di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – Dramma nel dramma: la Sutor viene asfaltata da Jesi (79-60) e Civitanova, con l’orgoglio, vince di due contro Giulianova staccando così i gialloblù. Sempre più ultimi i giocatori di coach Damiano Cagnazzo, che in questa settimana deve far capire a tutti perché ha accettato di prendere la guida di una squadra quasi spacciata.
Domani, se davvero c’è la volontà di salvare la squadra e investire nel futuro, dovrebbe arrivare un giocatore forte. Ma tanto forte. Solo che quello che voleva il coach, ovvero Borsato, ha preferito il sud, dove i soldi glieli davano davvero e pure tanti. Ma se sei in difficoltà e le risorse, come si dice, ci sarebbero, non si possono perdere treni che tra l’altro già viaggiano praticamente vuoti.
Commentare la partita giocata a Jesi è complicato: 2/23 dalla lunga distanza è un numero emblematico. Si potrebbe partire dal fatto che Botteghi ha preso il suo primo tiro dopo 22’ in campo e l’ha pure sbagliato. Oppure che Korsunov i suoi primi due punti li ha messi a segno dopo 28’ e una serie infinita di ferri scheggiati. Quei ferri che hanno accompagnato la partita di Galipò, in evidente debito di ossigeno e quindi di idee. A questo si aggiunga l’assenza di Montanari, appena arrivato e già, purtroppo, infortunato.
Un capitolo a parte per le due ‘stelle’ del gruppo di Cagnazzo: Masciarelli e Crespi. Difficile commentare le rispettive prestazioni. Il primo, da un paio di settimane, gioca per il tabellino. Certo, se non tira lui è difficile trovare qualcuno che abbia più chance di segnare.
Ma il problema è che Masciarelli così facendo non rende protagonista i compagni. Gioca un basket personale, che gli permette di chiudere con numeri anche preziosi, 28 con 13 falli subiti e 13 rimbalzi. Ma è anche logico, perché se il coach ti lascia sempre in campo e la palla la tieni sempre tu… Ma bisognerebbe riflettere anche sui punti che fanno i suoi avversari, vedi Ferraro e pure Magrini, che poi si è messo fuori match da solo commettendo due falli antisportivi.
Eh sì, perché Jesi ci ha provato a far rientrare Montegranaro in partita, dopo averla uccisa con dieci minuti perfetti e 30 punti segnati. Ma i gialloblù non sanno neppure approfittare dei regali, perché poi iniziano a sparare da tre punti senza logica e così facendo permettono anche a chi è stanco, visto che a Jesi mancava anche il pivot Gloria, di passeggiare. E proprio questa assenza doveva essere la chiave del match, ma Crespi è stato a lungo lasciato fuori dai giochi, ha sbagliato spesso e anche quando ha ingranato è stato servito con il contagocce. Del resto, c’era un tabellino da ingrassare.
Così facendo si andrà poco lontano, anche perché non si può chiudere con 12 falli commessi una gara chiave per la salvezza. Tra l’altro 4 di questi li ha fatti Alberti, che si impegna ma se non limita la sua esuberannza non andrà molto lontano.
Non resta che il famoso giocatore da inserire, il ‘crack’, che cambierà questa disgraziata stagione per evitare di retrocedere per il secondo anno consecutivo, cosa che farebbe della Sutor, per la prossima stagione, una sicura squadra di serie C. Dovrà avere punti nelle mani e anche carattere, perché quella palla dovrà toglierla a chi è abituato a toccarla tutto il tempo.
Civitanova vincendo ha preso due punti di vantaggio, con in più la gara di andata a suo favore. È dura, tanto. Ma se Cagnazzo ha scelto questa sfida, deve esserci qualcosa che solo lui, e la società, conosce. Almeno questo spera tutto il mondo appassionato di basket a Montegranaro.