MONTEGRANARO – Il vuoto sarà grande, ma non si poteva fare altrimenti: il presepe vivente di Montegranaro, la massima espressione della piccola provincia a livello di coinvolgimento della città in una iniziativa, non si farà.
“Troppi cantiere in centro, non ci sarebbero le condizioni di sicurezza” precisa Mauro Lucentini, presidente dell'Ente Presepe Montegranaro che ha condiviso la scelta con il sindaco Endrio Ubaldi. Anche questa è una delle conseguenze dei fondi Pnrr, sisma e Superbonus. L’ultima volta che il presepe vivente era stato stoppato si era in piena emergenza Covid, prima ancora solo nell’anno del sisma.
“Ad ogni edizione abbiamo accolto migliaia e migliaia di visitatori con un appuntamento che è andato crescendo di anno in anno. Non dimentichiamo che il Presepe Vivente, proprio per la sua enorme valenza, gode dei patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Marche, della Provincia di Fermo e di svariati Comuni e della sezione artistica del Policlinico Gemelli” aggiunge Lucentini.
Purtroppo la piazza, che è il cuore del presepe vivente, è impegnata dal maxi cantiere del palazzo comunale. E poi la riqualificazione del palazzo Luciani. “Tra l’altro le vie sottostanti sono occupate per buona parte dalle impalcature. Ergo non possiamo garantire la totale sicurezza per l'evento e , di riflesso, per i visitatori. Pensate a migliaia di visitatori, a gruppi anche di 50/60 persone, che dovrebbero passeggiare tra impalcature e cantieri, in vie e strade anche strette, tra salite e discese".
Senza vie sgombre è praticamente impossibile redigere un Piano Sicurezza. "Noi non vogliamo mettere a repentaglio l'incolumità di alcuno. Il Presepe Vivente deve essere un momento di gioia ed emozioni, questo è sempre stato e questo continuerà ad essere” conclude.
Per non perdere del tutto la tradizione, il 5 gennaio alle 18 verrà allestita la scena della Natività sotto il loggiato della chiesa di San Serafino e seguirà la Santa Messa con il contributo del coro di “non solo Gospel”.
