MONTEGRANARO – Porte chiuse alla Bombonera. Si sentono solo il rumore del pallone, delle urla dei giocatori e dei due coach. Assisi è una squadra che non molla mai, ma la Sutor è più forte e controlla dall’inizio alla fine, a parte qualche momento di sbandamento.
Quando a inizio terzo quarto Mentonelli mette la sua terza tripla dall’angolo e la Sutor scappa a più dieci (47-37), sembra un match sotto controllo. Ma come capita ai gialloblù, cala la concentrazione e in un attimo Falzon sfonda, gli umbri mettono due triple, la difesa va a farfalle e arriva il break. Solo che ci vogliono undici punti consecutivi per convincere coach Patrizio a chiamare il minuto di sospensione.
L’attacco è fermo, la palla gira poco, i due liberi presi da Mentonelli che rompono il momento ‘no’ sono di talento personale. Per vincere ognuno deve dare di più, non certo perdere palloni come fa Falzon, che così spreca il suo talento, ovvero quello che gli permette di segnare dopo una nuova palla persa addirittura passandosi il pallone dietro la schiena (56-50).
Basta davvero poco ai gialloblù peer scappare via. Basta che Rupil venga servito al momento giusto, basta un Lupetti ordinato, basta la solita squadra convinta delle sue possibilità, come era a inizio stagione. L’ultimo colpo di scena lo regala il coach, quando si fa espellere per doppio tecnico sul 69-58.
Problemi? No, la squadra reagisce con tripla di Falzon che poi allunga ancora (77-59). Prova di carattere che dimostra anche l’attaccamento dei giocatori al proprio coach, che ha sbagliato ma di certo li ha svegliati e responsabilizzati aprendo così all’exploit finale (97-67).