PORTO SAN GIORGIO - “Alessandro, anche meno”. Gli Skapigliati il loro messaggio alla stella di Trento, Michieletto, lo mandano fin dal riscaldamento. Non basterà (1-3 il finale), ma almeno la partita è iniziata col sorriso anche per il mancino della Nazionale di Fefè De Giorgi. Il PalaSavelli ha risposto bene alla chiamata della società di Grottazzolina che ospitava i campioni d’Europa di Trento.
C’è adrenalina dentro il palazzo come una dinamo la Yuasa Battery si carica e la conserva senza disperderla, punto dopo punto. Funziona tutto in casa Ortenzi, anche perché Zhukouski e Antonov, due che Trento l’hanno sfidata anni fa, non sono scesi in campo per fare le figurine dell’album dei ricordi.
Il palleggiatore varia gli attacchi, mette in ritmo gli schiacciatori e, studiando Trento, utilizza anche l’attacco dalla seconda linea, che è uno dei preferiti del suo dirimpettaio Sbertoli. Michieletto non si è fatto distrarre dagli Skapigliati, al differenza quindi la deve fare la Yuasa da sola. E così è. Il massimo vantaggio, 14-9, illude. Trento recupera, anche perché il suo schiacciatore mancino è implacabile, ma i due ragazzi terribili, Tatarov e Cvanciger, non tremano. Complice l’ottimo set in ricezione (80%) e la reattività di Demyanenko sotto rete, a Trento non resta che alzare le mani. Il sogno Yuasa mette un altro mattone: il primo set è di grotta.
Che qualcosa no funzioni in casa Trento, priva di Lavia seduto in panchina con la felpa, lo dimostra la palla accompagnata di Magalni a inizio secondo sete che vale il 4-2 Yuasa. Perché sì, anche nel secondo set davanti partner la matricola. La differenza in questo match la fa la reattività in difesa, sono concentrati i grottesi. Poi sempre a terra tocca metterla e in questo Cvanciger continua a essere quasi perfetto.
Il primo sorpasso di Trento arriva per un muro su Mattei, ma non si scompone la Yuasa, che spreca qualche pallone di troppo. Tanto che Ortenzi, intercettato un pallone, se lo sarebbe mangiato. Gesto di reazione che piace ai suoi, palla alta e dalla seconda linea Tatarov buca il muro bianco preparato da coach Soli. Trento sta crescendo e il coach gioca anche la carta delle ‘proteste’ calcolate che cambiano il ritmo della partita nel momento in cui la Yuasa Battery stava rientrando grazie a un paio di giocate del suo centrale canadese. La mossa di Soli ha effetto: invasione di Antonov, ricezione sbagliata, attacco murato e in u amen Michieletto porta tutti al terzo set (18-25).
Poco male, c’è una partita e questo è già n segnale per chiunque deve affrontare la squadra di Grottazzolina. Il problema è che tenere i ritmi del primo set per i padroni di casa è quasi impossibile. Bastano un paio di ricezioni imprecise o un break mentale di Zhukouski che si nota la differenza di obiettivi in campo.
L’energia di Michieletto è infinita, il 23enne della Nazionale mura, difende, schiaccia. E lo fa nella stessa azione. quando la palla gli viene alzata è punto certo, anche perché schiaccia da almeno un metro sopra gli altri. ma c’è una cosa che non cala mai, la voglia di alzare quel pallone da terra anche quando l’azione sembra finita. Giocate che poi rendono il braccio degli schiacciatori più leggero e capace di bucare il muro a tre che Trento sceglie di utilizzare il più possibile (13-16).
Regge la Yuasa, i 2038 spettatori, di cui una ventina trentini, sono davvero il settimo uomo in campo. Quando Marchisio riesce a ricevere come sa, anche sulle bordate di Gabi, poi per Zhukouski diventa più facile mettere in ritmo i suoi. Poi che no basti contro Trento è un’altra storia. Il terzo set si chiude con il servizio in rete di Tatarov (21-25).
Finita qui? Neppure a pensarci. Perché Trento sarò pure fortissima, ma Grottazzolina la Superlega se l’è guadagnata sul campo. E così, avanti punto a punto, fino a quando la differenza la fa proprio Michieletto, eletto Mvp del match che a fine gara firma decine di autografi confermandosi simpatico oltre che forte. Comparoni ci ha provato a rovinargli la festa, tra primo tempo ad ace sul finire di set che confermano ad Ortenzi di avere in panchina un signor centrale.
Si chiude 23-25 con il pubblico in piedi per i giocatori guidati da capitan Vecchi. Un applauso meritato per una squadra che senza i suoi due schiacciatori titolari sta lottando contro ogni avversario. I punti presto arriveranno, il presidente Romiti se li merita tutti.
r.vit.