FERMO - Tre piani per rendere più sicuro il Fermano. Li ha firmati, ieri, la prefetta Vincenza Filippi nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Si tratta del Piano coordinato di controllo del territorio della provincia di Fermo, del Piano provinciale per la gestione di eventi di natura terroristica e del Piano provinciale degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli istituti penitenziari.
Il primo, spiega la Prefettura , «è stato redatto tenendo conto delle precipue caratteristiche di questa provincia, sia morfologiche sia socioeconomiche, dalle quali emerge la necessità di una gestione complessiva delle politiche dell’ordine e della sicurezza pubblica, mediante un’azione di coordinamento delle forze dell’ordine e un’attività di raccordo tra queste e le polizie locali del Comune capoluogo e dei Comuni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio». Nel resto della provincia, la competenza sul controllo ordinario del territorio è dei Carabinieri, attraverso le Compagnie di Fermo e di Montegiorgio e le 16 stazioni dipendenti, in raccordo con le polizie locali e in concorso con la Guardia di Finanza.
«Il piano – prosegue la Prefettura – rafforza le sinergie operative tra forze dell’ordine e polizie locali e riconosce a queste ultime un ruolo preminente nello svolgimento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità dei centri urbani e connessa situazione dell’incidentalità, prevedendo un loro maggiore supporto operativo in tema della sicurezza urbana, con le forze dell’ordine chiamate a intervenire laddove le dinamiche e gli sviluppi dell’evento lo richiedano».
Il Piano provinciale per la gestione di eventi di natura terroristica è stato redatto «tenendo conto dell’evolversi degli scenari internazionali e dell’eventualità di possibili attentati di matrice interna anche sul territorio nazionale». L’aggiornamento della pianificazione è anche il corollario dell’istituzione, nel 2018, della Questura e dei Comandi provinciali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.
Il Piano provinciale degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli istituti penitenziari «risponde alla necessità di approfondire la complessa tematica degli interventi in supporto alla Polizia penitenziaria in occasione di episodi di protesta, attraverso il coinvolgimento tecnico-operativo dei soggetti istituzionali deputati a garantire la sicurezza sia all'interno che all'esterno degli istituti penitenziari, al fine di condividere un dispositivo ponderato ed efficace di intervento, con l'impiego, ove necessario, anche delle polizie locali e delle strutture destinate al soccorso pubblico e sanitario».
Francesca Pasquali