di Raffaele Vitali
ROMA — Parla fermano il 35esimo premio ‘Picus del Ver Sacrum’. Tra i premiati spiccano tre fermani: Nunzio Giustozzi, le Grafiche Fioroni e Paolo Sabbatini.
Il premio, attribuito annualmente a marchigiani che si sono distinti in campo sociale, culturale, artistico e imprenditoriale, è stato istituito nel 1986 dal professor Armando Mazzoni, allora presidente del Ce.S.Ma — Centro Studi Marche “Giuseppe Giunchi” di Roma.
A ritirare il riconoscimento per le Grafiche Fioroni, Matteo Alessandrini, figlio di Leonello, uno dei soci dell’azienda di Casette d’Ete, da sempre un riferimento per il territorio, anche a livello culturale. I loro calendari sono diventati anno dopo anno un pezzo da collezione.
Il secondo marchigiano dell'anno è Nunzio Giustozzi, un affermato storico d’arte, perno della casa editrice Electa, docente al Preziotti di Fermo, autore di numerose pubblicazioni.
Domenica era impegnato nelal presentazione della sua ultima opera, The Roman Forum Book, in cui attraverso l'analisi di numerose immagini, spesso inedite, e la lettura di testi letterari, guida il pubblico in suggestivi itinerari alla scoperta delle trasformazioni dei Fori imperiali nei secoli fino al loro imporsi, attraverso le arti visive e i riusi simbolici e ideologici, nell’immaginario collettivo.
Durante il suo intervento Giustozzi ha conquistato la sala del Senato della Repubblica, una lezione d’arte di tre minuti partendo dalla sua Monte Urano, dalla piazza della libertà tra il liberty e il campanile del Sacconi, i paesaggi di trotti e le linee di Licini: “Resisto al canto delle sirene e continuo a vivere e lavorare nelle Marche. Certo, scegliere Roma e Milano mi avrebbe agevolato, come studioso ed editor. Ma in questi anni passati in giro per l’Italia, ho portato con me il senso della concretezza delle Marche, il saper fare, la capacità di trovare soluzioni, per poi tornare a sentirmi coccolato tra i miei libri del mio studiolo” conclude Giustozzi che dedica il premio alla famiglia e alla compagna di vita.
Il terzo fermano è Paolo Sabbatini, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles: a lui il premio ‘Marchigiano nel Mondo’. Elpidiense, rappresenta l’Italia in uno degli istituti più antichi e affermati del mondo. Un punto di riferimento assoluto per la comunità italiana, ma in realtà per chi ama la cultura. Una delle ultime iniziative di Sabbatini è stata quella di aprire l’istituto alla mostra del Cappellaio Pazzo di Montappone.
“Nella storia, i marchigiani hanno saputo dare una proiezione internazionale incredibile, partendo da padre Matteo Ricci” ha ricordato. I premi sono stati realizzati da Paolo Gubinelli, sponsorizzati dalla Fiam. E così altre aziende han contribuito alla riuscita della cerimonia, tra cui l’ortezzanese Ciriaci.