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Tre app che abbattono le barriere sonore: Fermo è deaf friendly. Sperimentazione in cinque alberghi con Ossmed

22 Gennaio 2025

di Raffaele Vitali

FERMO - Ossmed, ossservatorio sulla ediazione linguistica e culturale, accelera e porta la tecnologia nel mondo dell’inclusione. “Il 2024 è stato un grande anno, ne abbiamo realizzate molte e il 3 dicembre siamo stati accreditati come centro di ricerca del ministero dell’Università. A conferma di quanto Fermo sia davvero un città che investe in cultura e in formazione” sottolinea il presidente dell’osservatorio, che è nazionale ma ha sede a Fermo, Carlo Nofri.

Una realtà che sa intercettare investimenti, da università e regione, e poi usarli, come accaduto per il nuovo software che permette di abbattere le ultime barriere. “A noi piace la ricerca applicata, abbiamo realizzato strumenti concreti per aiutare le persone sorde, e non solo, a superare i gap comunicativi”.

Il cuore è quindi quello della ‘comunicazione accessibile’. Cita i dati della pubblicazione dell’ordine dei giornalisti: “Il 20% della popolazione  globale presenta una disabilità. In Europa il 27% degli over 16. Se guardiamo agli over 65 siamo al 52%”. In questo scenario si muove Ossmed, che guarda anche all’invecchiamento che spesso poi si lega a insorgenti disabilità.

Sono nate così delle applicazioni, frutto. La prima è SignLexicon, un vero dizionario multimediale. Italiano, inglese, lingua dei segni italiana e americana in un’unica applicazione per Android e Apple che consente la traduzione sincrona nelle quattro lingue. “All’interno ci sono 2488 lemmi al momento nella prima versione gratuita".

Ed è già in preparazione la versione 2.0 che implementerà di 3000 lemmi l’applicazione. Anche questa sarà gratuita. E vi assicuro che non c’è nulla di simile al mondo” precisa Nofri. Diventa uno strumento didattico, oltre che di traduzione: “Non c’è una sola lingua dei segni, è come per le lingue vocali. Ma si sta lavorando per una lingua unica”.

La seconda è la Deaf friendly tourist guide. “Una guida turistica nella lingua dei segni italiana, americana, spagnola e tedesca, più le rispettive lingue vocali. Contiene informazioni turistiche elaborate dal giornalista Adolfo Leoni su Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Tre città campione per il progetto pilota” prosegue Nofri. “L’obiettivo è diventare una guida regionale”. La guida è geolocalizzata e quando interrogata abbina le immagini al traduttore Lis che accompagna i sottotitoli che scorrono in italiano o nelle altre lingue. “Tutte l’attività che hanno frequentato il corso Lis della San Domenico sono segnalate all’interno della mappa interattiva” precisa Nofri.

Terza applicazione è la Deaf Friendly Communicator pensata per le strutture ricettive. “Passiamo da una comunicazione sonora a una totalmente visiva, i tablet prendono il posto dei telefoni della camera di albergo. L’applicazione permette anche la traduzione istantanea multilinguistica grazie all’intelligenza artificiale che è stata implementata. Il turista russo vuole comunicare dalla camera, scrive in russo usando la messaggistica privata e la reception lo leggerà in italiano, e viceversa”.

Cinque alberghi la stanno sperimentando: Astoria, Ognissanti, Royal, Lanterna e Spinnaker. “Abbiamo dato in comodato d’uso tablet e software, lo sperimenteranno fino a settembre, poi analizzeremo i feedback.

L’applicazione segue ogni passaggio, dal check-in all’ingresso in camera fino ai servizi necessari, come la sveglia che lampeggia al posto del suono con dei sensori sul muro. “Un grande lavoro che ha colpito Handimatica a Bologna, dove Ossmed ha presentato le sue innovazioni, dopo averne parlato con la ministra Locatelli.

“Noi stiamo lavorando per fare di Fermo la prima città italiana ed europea veramente deaf friendly” chiosa Nofri supportato in tutto dall’assessora Micol Lanzidei. Tutto questo per ora non prevede business: “Noi lavoriamo con fondi pubblici, al 99%, quindi esercitiamo un’azione di sussidiarietà. Non si può commercializzare una ricerca finanziata dal pubblico. Se poi gli alberghi le vogliono implementare con servizi e personalizzazioni allora entra in gioco uno sviluppo privato e quindi un costo. Come ci sarà un prezzo per la formazione”.

Ossmed cresce quindi, senza dimenticare Open Channel Tv, il canale televisivo finanziato dal ministero della Disabilità. “Non parliamo di web tv per sordi e disabili, ma di una struttura nata e portata avanti da sordi e disabili”. C’è chi parla di inclusione e chi la mette a terra, Fermo ha scelto la seconda strada. E sembra quella giusta.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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