FERMO – Mentre a livello nazionale non si trova ancora l’accordo sule regole da seguire per il trasporto pubblico locale, in particolare scolastico, a livello regionale si discute e c’è chi avanza proposte, come la Cna guidata dal tandem Migliore e Silenzi.
“Ogni giorno addetti del settore, presidi e amministratori comunali lanciano segnali di preoccupazione per l’organizzazione dei trasporti. Noi ci siamo, le nostre imprese sanno fare il loro mestiere, dobbiamo andare oltre la burocrazia, mettendo in campo una soluzione legale e legittima immediata affinché sia possibile far viaggiare i mezzi oggi disponibili sui territori” spiega il direttore.
La proposta degli artigiani è semplice: nella nuova mobilità locale dovranno anche rientrare taxi e Ncc (noleggio con conducente), in ginocchio per il blocco della circolazione delle persone. Un comparto nel comparto che vede 250 imprese presenti in regione con 400 addetti. e questo da aggiungere alle 65 imprese che si occupano ogni giorno di trasporto persone.
“Dare la facoltà di estendere l’attività a bus turistici e Ncc da parte dei gestori degli appalti attuali è la soluzione, con molteplici garanzie e vantaggi. Senza lavoro non riuscirebbero più sopravvivere al proseguire dei blocchi perché per quelle rimaste si è già compiuto un primo miracolo. Queste imprese sono ferme da prima del lockdown a causa del blocco delle gite scolastiche e dei viaggi di istruzione” aggiunge Emiliano Tomassini, Fita Cna di Fermo. Mezzi e personale qualificato che da anni svolge questo mestiere, nulla di improvvisato.
“Ad aprile scorso abbiamo scritto alla Regione Marche: siamo consapevoli della complessità normativa e degli appalti, ma in questa fase emergenziale riteniamo convenga integrare i servizi, evitando acquisiti di nuovi autobus ed assunzioni temporanee per poche ore e da dismettere al passaggio della bufera”.