FERMO – Bene, ma non benissimo. Le Marche sono al tredicesimo posto tra le regioni italiane, con un indice del dono di 57,56 ogni 100 persone (consensi alla donazione: 68,4%), in linea con la media nazionale.
A livello provinciale, Pesaro Urbino è la migliore, 53/a su 107 in Italia; Macerata è 59/a, Ancona 60/a, Ascoli Piceno 70/a e Fermo 81/a. Questo significa che nel Fermano bisogna fare un lavoro migliore a livello di amministrazioni comunali, di ufficio anagrafe.
A certificarlo è l'ultima edizione dell'Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all'atto dell'emissione della carta d'identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.
L'Indice è stato pubblicato in previsione della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che sarà celebrata il 16 aprile con eventi ed iniziative sul tema in tutta Italia. I valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
“Nel 2022 - spiega l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - le Marche hanno registrato 105 trapianti d'organo (fegato, rene, combinati): un traguardo 'storico’ raggiunto grazie alla generosità dei donatori e l'attività del Centro regionale trapianti coordinato da Francesca De Pace. Nel dettaglio, 46 di fegato (22 donatori da fuori regione e 24 dalle Marche), 57 di rene (rispettivamente 21 e 36) e un trapianto combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione. Un intervento ha riguardato invece un trapianto di rene «da vivente».
Il risultato è tanto più eccezionale, se pensiamo che nel 2021 i trapianti effettuati furono 90. La donazione è una scelta che ha salvato molte vite. Le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare: non dovrebbero invece registrare un'opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perché ci sono organi particolarmente longevi come il fegato”.
La donatrice più anziana d'Italia è marchigiana: “A 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell'ospedale Torrette di Ancona. Mi sento di ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili, ma in grado di salvare vite e migliorarne altre”.
Tra i comuni al primo posto c’è Pietrarubbia, indice del dono di 76,74 su100, grazie a un tasso di consensi del 100% con un'astensione del 55,6%: nessuno degli abitanti ha registrato un no e i dubbiosi hanno preferito non esprimersi.
A seguire Ortezzano (Fermo) e Poggio San Marcello (Ancona). Nel 2019, ricorda la Regione, furono effettuati, nelle Marche, 82 trapianti d'organo, cresciuti a 84 nel 2020 e a 90 nel 2021.