ANCONA - Le Marche superano "quota 100". Nel 2022 hanno registrato 105 trapianti d'organo (fegato, rene, combinati) effettuati in regione. Un traguardo "storico" che premia la generosità dei donatori (60 marchigiani, 44 da fuori regione, 1 vivente) e l'attività del Centro regionale trapianti Marche: coordinato da Francesca De Pace e istituito nel 2002, la struttura ha iniziato il programma dei trapianti di fegato e rene nel 2005.
Alla data del 5 febbraio 2023, inoltre, i dati del report del Centro nazionale trapianti attribuiscono alle Marche 47,7 donatori utilizzati ai fini di trapianto per milione di popolazione.
Nel 2019 furono effettuati, nelle Marche, 82 trapianti d'organo, cresciuti a 84 nel 2020 e a 90 nel 2021. I 105 effettuati nel 2022 comprendono 46 di fegato (22 donatori da fuori regione e 24 dalle Marche), 57 di rene (rispettivamente 21 e 36) e un trapianto combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione. Un intervento ha invece riguardato il trapianto di rene "da vivente".
"Siamo per ora in testa in questa classifica tra tutte le regioni italiane, Toscana compresa, da sempre prima della classe per donatori sulla popolazione - ha dichiarato De Pace - Il risultato dimostra l'enorme generosità e sensibilità dei marchigiani ma anche l'altissima professionalità delle nostre Rianimazioni e dei nostri specialisti negli ospedali, coinvolti in un processo lungo ed estremamente complesso, come quello della donazione e trapianto di organi. E' probabile che il nostro record durerà poco, ma questo testimonia la grande attività e il grande entusiasmo della nostra Rete trapianti nazionale".
I 105 trapianti d'organo effettuati nel 2022 sono il frutto di un lavoro in crescendo, come sottolineato dall'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: "Un risultato eccezionale, se pensiamo che l'anno scorso furono 90 (comunque sei in più dell'anno ancora precedente). Siamo arrivati addirittura a 105, il segnale di una sensibilità crescente su un tema tanto delicato e importante. La donazione è simbolo supremo di generosità: è una scelta che ha salvato molte vite. Mi sento di ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili, ma in grado di salvare vite e migliorarne altre. Le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare gli organi: invece non dovrebbero registrare un'opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perché ci sono organi particolarmente longevi come il fegato. Non dimentichiamo che la donatrice più anziana d'Italia è marchigiana: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell'ospedale Torrette di Ancona".