Un fiocco nero e una scritta semplice: ‘ogni altra parola è superflua’. La pagina social di Gilberto Belleggia, numero uno della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, è il simbolo del dolore di tutte le pubbliche assistenze delle Marche per la tragedia di Urbino.
Ieri quattro persone sono morte e sette sono rimaste ferite nello scontro tra un’ambulanza dell’Ast e un pullman nella galleria a pochi chilometri di distanza da Urbino. A morire i quattro componenti dell’ambulanza: il medico Sokol Hoxha, 42 anni, di origine albanese con laurea alla Politecnica, l'infermiera Cinzia Mariotti, 49 anni di Acqualagna, l'autista soccorritore Stefano Sabbatini, 59 anni, di Fossombrone, e il paziente Alberto Serfilippi, classe 1938.
I feriti sono i piccoli, e alcuni accompagnatori, che viaggiavano sul pullman che era partito dal Piceno per portare i ragazzi delle parrocchie di Grottammare, Cupra e Monteprandone a vedere i presepi di Urbino. Uno scontro tremendo, su cui faranno chiarezza le indagini, e l'ambulanza, partita da Fossombrone, si è incendiata.
“Abbiamo perso eroi silenziosi e quotidiani” le parole dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. La SS73 bis è stata chiusa per ore, l'Anas ha effettuato controlli sulla stabilità della galleria, che subito dopo l'incidente è stata invasa da una densa nube di fumo. Gli altri ragazzi che viaggiavano con il pullman sono stati trasferiti su un altro automezzo messo a disposizione dagli organizzatori della gita, una parrocchia di Grottammare. Sono chierichetti, fanno sapere dalla parrocchia, stavano facendo un tour di due giorni, alla scoperta dei presepi dell'Urbinate e delle rievocazioni storiche religiose nell'area.
È un lutto che interessa l'intero sistema sanitario. “Siamo profondamente addolorati per la perdita dei nostri operatori in questo tragico incidente – spiega la direzione dell’Ast -. Hanno dedicato la loro vita alla comunità e ai pazienti. Siamo vicini alle famiglie dei nostri colleghi e del paziente che ha perso la vita”.
Cordoglio anche dal ministro della Salute Orazio Schillaci: “Profondamente addolorato. Mi rivolgo ai familiari delle vittime, ai colleghi dell'azienda Pesaro Urbino, sempre pronti a svolgere il proprio dovere in soccorso delle persone, va tutta la mia vicinanza”.
Parole di vicinanza dal presidente Francesco Acquaroli: “Profondamente addolorato per il tragico incidente avvenuto nel pomeriggio a Urbino, nel quale hanno perso la vita le quattro persone a bordo di una ambulanza. Una tragedia che ci sconvolge e lascia tutti senza parole. Mi stringo al dolore delle famiglie delle vittime e dei colleghi del sistema sanitario”.
E con lui la sottosegretaria Lucia Albano: “Il tragico incidente ha profondamente scosso tutte le Marche. È una tragedia immane che ci lascia senza parole, in cui il personale sanitario paga un prezzo altissimo. Un sentito e doveroso ringraziamento ai soccorritori".
Dure le reazioni del mondo sindacale, dalla Cgil alla Uil. Per lo Smi, sindacato medici italiani, “un grande lutto per tutta la comunità medica e per il territorio marchigiano. Le cause dell'incidente, ovviamente, si dovranno accertare, ma risulta essere enorme il numero dei feriti e dei morti in Italia e nelle Marche, a causa degli infortuni sul lavoro. È una situazione ormai drammatica. Occorrono politiche di prevenzione più stringenti in grado di bloccare questo stillicidio”. (foto ansa marche)