FERMO – Finché non verrà fatta chiarezza, Pavlina MItkova, 38enen bulgara madre della bambina morta in un appartamento di Servigliano, resterà in carcere. “Non ho ucciso io Jennifer, ma l'incendio: sono innocente" sono alcune delle parole dette in modo spontaneo dalla donna al giudice per le indagini preliminari di Fermo, Cesare Marziali. Che alla fine ha deciso di confermare la misura cautelare nel carcere di Pesaro.
La donna è rimasta all’interno dell’ufficio del Gip per un’ora e mezza dove si è rifiutata di rispondere alle domande, preferendo dichiarazioni spontanee, affiancata dai legali Gianmarco Sabbioni ed Emanuele Senesi. Ha solo confermato la sua prima versione della vicenda, rigettando ogni accusa. Al termine dell'udienza, la donna è rientrata nel carcere pesarese di Villa Fastiggi.
In tribunale, questa mattina, era presente anche il compagno della donna, Ali Krasniqi, assistito dall'avvocata Cristina Ascenzo che ha ribadito che “l’uomo è provato. Sta vivendo una tragedia nella tragedia”.