FANO – Ha confessato ha ucciso lui i genitori. Un'attività di allestimento fiere fallita, le continue richieste di soldi ai genitori, che hanno fatto il possibile, arrivando a vendere la propria casa, ma non è bastato. I debiti erano ancora troppi, circa 50mila euro. E così, nella villetta di via Fanella a Fano, si è consumata la tragedia: Giuseppe Ricci, 75 anni, e Luisa Marconi, 70 anni, sono stati uccisi, probabilmente dopo l’ennesima lite dal figlio, il 50enne Luca. Che ha confessato dopo aver provato a lungo a negare durante l’interrogatorio.
Manca ancora il vero movente, questo stanno cercando la Mobile e la pm Maria Letizia Fucci che ha ricostruito le ultime ore, iniziate con una discussione di prima mattina con la madre, che è stata strangolata con un filo. Uscito dalla cucina, è andato in camera da letto, dal padre e a colpi di martello l’ha ucciso, ma ha dovuto lottare, come dimostrano alcuni segni sul corpo.
Ricci a quel punto è uscito di casa e ha chiamato i soccorsi, dicendo che non riusciva aa entrare in casa e che i genitori non rispondevano. A difenderlo il legale Roberto Longhini. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, si è detto ‘sgomento’ dopo la notizia: “Un dramma che credo tocchi profondamente la comunità di Fano - ha commentato - ma altrettanto profondamente tutta la comunità marchigiana. La nostra è una comunità medio piccola dove c'è molto spesso una conoscenza approfondita tra tanti di noi; notizie come queste veramente - ha concluso - ci lasciano male, lasciano un senso di dispiacere profondo, di dolore perché sono persone che hanno perso la vita all'interno di una problematica familiare”.
