di Raffaele Vitali
FERMO – La Lega chiama, Filippo Saltamartini risponde. Nella sede del Carroccio di Fermo si parla di sanità con l’assessore regionale. “Dimenticata da decenni e smembrata” esordisce Alan Petrini, coordinatore della Lega nel Fermano, affiancato da tutti gli esponenti comunali, regionali e nazionali. Tanti i problemi ereditati: “Non potevamo di certo porre rimedio a tutto in poco più di un anno”.
Aumento di borse di studio in medicina, più posti letto di terapie intensive, 30milioni in più per Campiglione e i fondi del Pnrr destinati alle strutture sanitarie territoriali: “Ecco quanto già fatto dall’amministrazione regionale”. Sapendo che poi c’è l’altra sfida: riempire i contenitori “riequilibrando anche le risorse assegnate”.
L’onorevole Mauro Lucentini voleva questo momento di confronto “per prenderci le responsabilità quando le cose vanno male, ma anche quando vanno bene. In tanti si prendono meriti, ma questa volta è giusto denunciare il cambio di passo positivo. Noi non chiediamo molto, ma un livellamento che non c’è mai stato. Superare il divario tra Marche nord e Marche sud. Chi si lamenta oggi, forse dimentica da dove siamo partiti”.
Non nega i problemi Lucentini, ma “è certo che l’attenzione al territorio del direttore Roberto Grinta è molto forte. Nessun focolaio, diversamente dalla gestione di Licio Livini. Abbiamo potenziato le attività ambulatoriali, con quattro ecocardiografi andiamo a potenziare un servizio che eviterà al cittadino di pagare 400 euro dal privato”.
E poi c’è il nodo ospedale di Fermo. “Anche qui diamo i numeri. Ai sindaci che urlano di giorno sui giornali e di notte ci telefonano, noi rispondiamo che i territori si seguono non in base alle tessere di partito. Il documento che hanno presentato è stato stilato da due sindaci di appartenenza politica chiara, Massucci e Marinangeli, quindi… Ma noi facciamo, se utile per tutti, vedi la mare-monti già finanziata” aggiunge Lucentini che chiede all’assessore Saltamartini di avere una postazione di elisoccorso nel nuovo ospedale di Campiglione, superando le due postazioni dell’anconetano.
Lucentini non si ferma all’emergenza, ci sono due nodi da sciogliere: “Cardiologia, è in arrivo anche il nuovo bando del primario che dovrà occuparsi di emodinamica, e il robot. Anche se c’è un rallentamento, il 14 febbraio è partita la lettera di Grinta all’Asur Marche per concretizzare la robotica su Fermo, capofila per le altre due province di Marche sud. Un investimento ingente, che ne segue altri e che sta soddisfacendo i nostri primari, e ne abbiamo di eccellenti”. Da Cenerentola a regina delle Marche, precisa l’onorevole riprendendo un vecchio slogan cestistico da derby tra Sutor e Scavolini.
Su questi punti l’assessore Saltamartini è chiaro: “Emodinamica non è prevista nel piano sociosanitario del 2020 della precedente amministrazione, quindi l’ex assessore Cesetti non l’aveva pianificata. Per di più per il decreto Balduzzi non ci sono i numeri, servono 1,5milioni di abitanti. Noi intanto abbiamo creato i locali per due emodinamiche nel nuovo ospedale di Campiglione, mi batterò per inserirle nel nuovo piano socio sanitario che stiamo definendo, ma i numeri sono numeri. Magari con l’elicottero compenseremo, garantendo l’arrivo in tempi rapidissimi a Macerata”.
Sul robot invece Saltamartini questa volta è netto: “È stato ordinato per Fermo e sarà posizionato al Murri in affitto. Sarà soprattutto a disposizione di Urologia, abbiamo uno dei migliori professionisti d’Italia, deve poter lavorare al meglio”. Tra l’altro sarà abbinato alla nuova risonanza in arrivo.
Tornando alla politica, duro è Marco Marinangeli, consigliere regionale del carroccio: “Capisco il rivendicare alcuni finanziamenti, capisco parte della conferenza dei sindaci che lamenta alcune situazioni, ma non capisco quando si dimentica che prima c’era il Pd. Ora non si può offendere l’ospedale, i suoi operatori e la comunità dando una immagine negativa di un sistema sanitario che invece dà tutto”.
Per il consigliere regionale sangiorgese bisogna parlare del ‘fare’: “29 case di comunità, 9 ospedali di comunità e 15 centri operativi: ecco il nostro piano. Basta ospedali unici e attenzione al territorio. Un esempio? Con i 2,2 milioni per Porto San Giorgio creeremo un vero fiore all’occhiello nella riabilitazione di tutta la Regione”. C’è tanto da fare, dal superamento del numero chiuso di medicina al ritorno dell’autonomia delle aree vaste, con un riequilibrio delle risorse, ma i leghisti sono certi di avere preso la strada giusta.
Quella dell’assessore Saltamartini, che manda un messaggio molto diretto ai primi cittadini del Fermano: “I sindaci si lamentano, mi chiedo come mai non hanno partorito quel documento due anni fa. E poi mi chiedo se nel loro mandato hanno raddoppiato il personale, se hanno un vigile ogni mille abitanti, se hanno eliminato la povertà. Qui chiedono a me perché non c’è un medico, ma forse va chiesto al Pd che Governa il Paese da Monti in poi e ha dimenticato di assumere medici. Io ho fatto il sindaco per dieci anni e non ho mai visto l’assessore alla Sanità. Ma qui si polemizza su tutto”.
Dimenticando, secondo l’assessore, quello che c’era: “A Fermo si è investito sulle cooperative. Non c’erano i medici, usiamo cooperative. Noi siamo per la sanità pubblica, per il governo con professionisti motivati e ben remunerati. E invece abbiamo trovato sanità privata, cooperative, accentramento e distruzione del territorio”.
Eppure, lui al fermano ha dato: “A cominciare dai 35milioni di euro stanziati per riempire di tecnologia il nuovo ospedale di Campiglione, che non è di Fermo ma delle Marche. Un ospedale che abbiamo cambiato, pensate che non aveva né cucina né magazzino”. A questo “aggiungiamo con i fondi del Pnrr tecnologie la risonanza magnetica, un mammografo innovativo, un nuovo ecografo multidisciplinare collegato alla Tac. E investimenti per l’Inrca”.
Senza dimenticare Amandola: “Apriremo presto il nuovo ospedale con Medicina, lungodegenza, Ppi, ambulatori. È l’ospedale dei Sibillini e come tale sarà organizzato” prosegue chiedendo di non chiedere “salsicce al farmacista, visto che molti temi toccati dai sindaci e dati territori in generale dipendono dal Governo e non da me, da un semplice assessore regionale”.
Che però dovrà pianificare il futuro di vecchi ospedali di Fermo e Amandola “ma per questo abbiamo tempo, in 14 mesi non si può fare tutto ma di certo ci lasceremo servizi e diverse attività”.
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