di Raffaele Vitali
FERMO – Tra le migliori mille università al mondo e con l’obiettivo di scalare nuove posizioni: ecco la Politecnica delle Marche del rettore Gregori. Che ha in Fermo un gioiellino da coltivare e che può solo crescere grazie a Ingegneria gestionale e alla capacitò di rispondere alle esigenze del momento.
Come fatto con il corso di perfezionamento per dipendenti delle pubbliche amministrazioni finalizzato alla ‘Gestione dei Progetti Pnrr e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione”. Un corso, tenuto da ricercatori e docenti Univpm, che ha visto lezioni su project management, digitalizzazione, investimenti produttivi, valutazione delle performance ambientali delle opere, comunità energetiche, infrastrutture sostenibili e turismo e cultura 4.0.
Anche così si diventa l'unico ateneo marchigiano presente nella classifica «QS World University Rankings» che prende in esame circa 1.400 atenei in tutto il mondo. Univpm si posiziona tra i posti 801-1000 e risulta il 22/o tra gli atenei italiani compresi nella graduatoria.
Il miglior risultato per la Politecnica Marche, circa 10.200 studenti tra cui 468 internazionali e 644 persone nello staff, nell'area relativa al Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali con la posizione tra 201-250.
A livello italiano, invece, l'Università La Sapienza di Roma si conferma la prima al mondo negli Studi classici e Storia antica per il terzo anno consecutivo: ottiene infatti il punteggio di 98.7. Ma non è la sola: l'Italia è infatti la settima nazione al mondo nella tredicesima edizione del Qs World University rankings by subject e quest'anno la sua performance complessiva cresce del 6.8%.
Cinquantasei università italiane ottengono 530 piazzamenti (+39 rispetto alla scorsa edizione) nelle 54 discipline accademiche che compongono questa classifica, incluse tre nuove rispetto alla scorsa edizione, Scienza dei dati, Marketing e Storia dell'arte, e 96 piazzamenti (+2 rispetto alla scorsa edizione) nelle classifiche delle cinque macro aree di studio (arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali, e scienze sociali).
L' Italia è seconda per numero di piazzamenti in classifica dopo la Germania e vanta un primato mondiale grazie alla Sapienza di Roma che si riconferma la migliore al mondo in Studi classici e Storia antica. L'Italia è anche seconda tra i Paesi Ue per numero di posti in classifica tra i primi dieci al mondo, dopo i Paesi Bassi. È seconda per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo: solo la Germania ne ottiene di più. La Svizzera è il terzo Paese al mondo per numero di posti in classifica tra i primi dieci: solo il Regno Unito e gli Stati Uniti la sorpassano.
Le università con il maggior numero di posti in classifica, oltre a La Sapienza di Roma, sono l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e l’Università di Padova. Il Politecnico di Milano vanta il maggior numero di piazzamenti tra i top 10, 20 e 50 mentre l’Università di Bologna tra i top 100 e i top 200. Tra le Università con almeno cinque posti in classifica, Luiss Guido Carli è quella che migliora di più, con una crescita del 60%.
Per Ben Sowter, vice presidente di Qs, «L'osservazione delle tendenze di performance in oltre 15.000 dipartimenti universitari ci permette di vedere quali fattori influenzano il successo. Le università in ascesa hanno ricevuto investimenti mirati dai governi per oltre un decennio. E il rafforzamento delle relazioni con l'industria e al mondo del lavoro è correlato a migliori risultati in termini di occupazione, ricerca e innovazione”.
A livello mondiale, le università statunitensi sono in testa in 32 materie. L'Università di Harvard ha i risultati migliori e si classifica al primo posto in 14 materie, due in più rispetto all'anno scorso. Le università britanniche sono in cima a 15 classifiche, con le Università di Oxford e Cambridge in testa rispettivamente in quattro e due materie. Il Politecnico di Zurigo, Eht Zurich, è la migliore università dell'Europa continentale e ha ottenuto il primo posto in tre materie.
L'Australia si colloca tra le tre sedi di ricerca di maggior impatto al mondo, secondo l'H-index. L'Università canadese di Toronto vanta il maggior numero di dipartimenti universitari tra i top-50 al mondo, con 48. Il declino sistemico del Giappone continua, con il 43% delle sue università che scendono nella classifica, mentre l'8% migliora.
L'Università del Cile raggiunge la posizione più alta dell'America Latina, con Ingegneria - Mineraria e Mineraria (8). Il Brasile è il Paese dell'America Latina più rappresentato in assoluto (291 programmi) e tra i primi -100 (55), mentre il Messico ha il maggior numero di materie top-20 della regione (3).
@raffaelevitali