FERMO – L’assessore regionale Giorgia Latini chiama, i territori rispondono. “Come comune non potevamo che raccogliere con entusiasmo una proposta del genere, un rilancio dei borghi con la cultura. Avendo in casa uno dei ‘borghi più belli d’Italia’ ci siamo subito attivati” sottolinea Micol Lanzidei.
Scrigno, gioiello e tanto altro è Torre di Palme. “Da anni ci investiamo per dargli il prestigio che merita”. e infatti proseguono i lavori per aprire la terza sala del museo, come si susseguono le iniziative che coinvolgono canto, teatro e commercio”.
Con Marche Storie tutti i borghi delle Marche vedono accendersi dei fari sopra di loro. “Miti, leggende e storie di ogni luogo prendono forma ed entrano in una rete che può solo fare bene all’anima e all’identità dei luoghi” prosegue l’assessora.
Un lavoro importante condotto da Recchioni, Leoni e Tosoni. Ognuno ha portato artisti ed esperti per arricchire il programma. Il filo conduttore è quello del ‘Ricamatore’, il corsaro fermano protagonista delle scorribande corsare tra le sponde dell’Adriatico. “Un corsaro che fa parte della nostra storia e che ci permetterà di iniziare un viaggio nella conoscenza, inclusa quella dei legami tra Venezia e Fermo che verranno raccontati dallo stoccafisso realizzato a quattro mani tra l’Accademia guidata da Saturnino Di Ruscio e quella della Serenissima”.
In contemporanea, torna in edicola ‘Il gusto della vita’ con un numero unico, per ora “perché continueremo a lavorarci”. Cita Pasolini il giornalista Adolfo Leoni e quel suo “difendere gli antichi viottoli…la cultura alta e popolare”. Ma anche Pavese e il suo “un paese ci vuole, fosse anche per il gusto di andarsene via”. Un intrecciarsi di parole, di pensieri che Leoni riassume in “contenitore, contenente e contenuto”. Ovvero le tre ‘c’ che vivono nella parola cultura.
“Tutto si trova dentro Marche Storie, a cominciare dal fondamentale genius loci che dobbiamo ritrovare in ogni luogo. Altrimenti non possiamo pensare al rilancio. Oggi c’è una vera riscoperta dei borghi, speriamo non se ne parli troppo” prosegue il giornalista.
Contento è il libro di Giacomo Recchioni, contenente è Proscenio che mette in scena l’opera, inclusa quella che riguarda lo studio di Leoni sulle sentinelle che presidiavano la costa per fermare gli sbarchi di pirati e corsari. “Se c’erano sbarchi in zona, in tre ore lo veniva a sapere anche Venezia grazie a un sistema di 60 fuochi che si accendevano uno dopo l’altro lungo la costa adriatica. Altro che whatsapp”.
Una sfida per tutti: “Andiamo oltre lo svago, facciamo cultura. Andiamo sulla luna, ma chi siamo noi?”. Recchioni ci mette il suo lavoro: “Le Marche sono una terra di micro storie. Partire da Torre di Palme ci ha agevolato il compito per rispondere al meglio al progetto regionale di Marche Storie. I soldi si possono spendere in tanti modi, farlo abbinando ricerca scientifica a teatro è una formula vincente” riprende Recchioni.
Insieme il bassista di Jovanotti Saturnino, i testi di Leoni e Recchioni, gli studi di Siliquini sulla dieta mediterranea, la capacità recitativa di Proscenio: ‘Il Ricamatore’ ha davvero tanto dentro. Grossman ribadisce che ‘la storia si fa nelle cucine e nelle camere die bambini’ e questo significa parlare di dieta mediterranea. “Che non è cucina, è un modo di vivere che parte dai Piceni, passano per i romani, viene incubata dai monaci e poi si sviluppa con artigiani e scienziati che hanno creato una vera scuola marchigiana. E su questo lavoreremo insieme con la Regione” prosegue Lando Siliquini, presidente del Laboratorio Dieta Mediterranea.
Presente e storia si incrociano continuamente. Nel 1260 venne firmato il trattato di alleanza commerciale tra Fermo e Venezia. “Lo stoccafisso racconta la storia della nostra terra, quando durante la fiera di Santa Maria si scambiavano uova e pollame con lo stoccafisso che durava tutto l’anno e – spiega Saturino Di Ruscio - garantiva serenità alle famiglie contadine. Abbiamo subito contattato Venezia, via amministrazione, e la locale confraternita del baccalà mantecato. Da qui un menu che crea un gemellaggio enogastronomico, che aprirà relazioni turistiche. Poi dovremo essere bravi a portare le persone e ad accoglierle al meglio”. Ci sarà anche Ermanno Tagliapietra, il più grande importatore di stoccafisso del nord Italia.
Guido Gennaro starà dietro i fornelli: “La bellezza è evidente, Torre di Palme non ha eguali; la cultura è protagonista; il gusto è nelle mie mani. E siccome spesso a tavola si costruiscono le migliori relazioni, con l’Accademia daremo il massimo”.
Tutto serve per aumentare l’appeal di Fermo, che per questo schiera anche la Cavalcata dell’Assunta. “Fare turismo a settembre è una bella sfida, una grande opportunità che la regione ci regala. L’assessora Latini lo ribadisce sempre: Marche Store deve diventare un brand, magari in futuro avremo anche ‘Fermo Storie’. Noi ci faremo trovare pronti, come dimostriamo oggi con i contenuti di qualità che sappiamo mettere in campo. Per tre giorni il ‘Borgo più bello d’Italia’ e con lei Fermo brillerà”. Da venerdì a domenica, due spettacoli al giorno, uno alle 18 e uno alle 2130, passeggiate e convegni: Torre di Palme è pronta per brillare.