FERMO – Ore di riunione in prefettura per il sindaco Paolo Calcinaro, perché il colpo di pistola esploso pochi giorni fa a Tre Archi e conseguente vendetta con violenza sulle strade, meritava la massima attenzione. Quella che in Regione ha chiesto il consigliere Cesetti, parlando di presidio fisso, ma che per ora non ha avuto seguito.
E proprio sull’inefficienza dell’azione interviene Renzo Interlenghi, capogruppo in consiglio comunale di Fermo di Fermo Futura. “Si continua ad amministrare la città come se fosse una ridente cittadina mentre, la realtà è ben altra: una citta povera in cui sta bene chi sta bene”.
Tante le ragioni, dal calo demografico alla chiusura delle imprese commerciali fino ai redditi bassi e ai servizi sanitari in grande difficoltà. “E poi – prosegue Interlenghi - infrastrutture ridicole per un territorio che necessita di interventi chiari. Le risposte sono interventi socio assistenziali sotto il profilo strettamente economico (aiuto per pagare affitti, se non per mangiare), fanno sì che la strategia di governo della città capoluogo mostri tutte le sue debolezze”.
Per Interlenghi il problema è sempre uno: la classe politica inadeguata. E ci si mette anche personalmente. “Non ci si può limitare a blandire coloro che governano i piani alti, i quali non sanno come impedire che un territorio venga messo a ferro e fuoco da bande di criminali che hanno l’unico obiettivo di rovinare la vita dei nostri figli col veleno della droga. Spesso, troppo spesso, abbiamo sentito il nostro Sindaco affermare che a Lido Tre Archi la situazione è sotto controllo. Ma di chi? Di certo non da parte dell’amministrazione comunale che si trincera dietro la mancanza di competenze specifiche. Ma i vigili urbani?”.
La soluzione può essere il posto fisso di polizia notturno. “Ma ci domandiamo, perché arrivare sempre dopo i fatti? Mai che si prevengano o, se lo si fa, nessuno sembra accorgersene. Ci vuole 'tolleranza zero' verso ogni forma di criminalità minimamente strutturata e occorre disarticolare la catena dello spaccio degli stupefacenti ma per fare questo, pur sapendo che è un problema immane, non basta spendere qualche decina di migliaia di euro bisogna attuare strategie di contrasto più forti”.
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