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Tod's in passerella: Carla Bruni sfila, Della Valle parla."Difendere le piccole imprese. Abbiamo fatto bene a uscire dalla borsa"

28 Febbraio 2025

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE – L'intelligenza artigianale ci salverà. Diego Della valle lo va ripentendo ed è anche il messaggio che ha lanciato dalla passerella di Tod's, al Pac di Milano. Chiaro il messaggio, unico il messaggero: a interpretarlo, un'opera d'arte vivente, la top model, cantante e moglie di Nicolas Sarkozy Carla Bruni, avvolta in uno scultoreo abito realizzato con frammenti di pelle di recupero. In mano, un gigantesco ago da cucito. Il tutto per l'installazione firmata da Nelly Agassi.

Sulla scelta di un'icona come Carla Bruni, il presidente di Tod's Diego Della Valle spiega che “è una persona di prim'ordine, un'italiana, cosa che fa un po’ la differenza, ha un'attitudine estetica molto forte e credo possa ricoprire bene il ruolo di simbolo dell'intelligenza artigianale”.

Concetto chiave che per mister Tod’s supera i confini: “L'intelligenza artigianale vuole essere un manifesto che rimette l'uomo al centro delle cose. Con le mani facciamo ancora tutto, le macchine - il suo messaggio - non sostituiranno mai le mani degli artigiani”.

Mentre sfilavano cappotti e peacoat doppiopetto, stretti in vita da cinture, abbinati a pantaloni sottili o gonne trasparenti, con ai piedi il nuovo modello di Gommino in pitone nappato e al collo, Della Valle parlava anche di economia.

“Questo 2025 sarà più o meno nella prima parte dell'anno uguale al 2024, poi prevediamo tutti che le cose comincino ad andare con un segno positivo, su quello non si discute, quindi si tratta di capire mese prima o mese dopo quando arriverà”.

Promuove l’uscita dalla Borsa: “Abbiamo un piano di investimento molto grande da fare in questi anni, quindi la Borsa in questo caso ci avrebbe frenato un po’ lo sviluppo. Abbiamo bisogno un anno di investire molto per portare i marchi dove devono stare, non guardare quindi all' oggi ma a 3 anni”.

Della Valle resta un ottimista: “Mi pare che le aziende italiane - ha proseguito - siano state brave, hanno risposto benissimo a tutta la situazione di mercato, soprattutto la Cina, che ha fatto soffrire molti di noi. In questi giorni ci sono tante belle collezioni e un grande cambiamento di stilisti, questo vuol dire che c'è tanta energia in giro, e poi direi che la reputazione dell'Italia, fuori dall'Italia, oggi è una buona reputazione, quindi abbiamo migliorato anche in quel senso, per cui direi lavoriamo come facciamo da 50-60 anni, tutti quanti, e tra un po’ torneremo a vedere dei numeri interessanti”.

Resta fondamentale proteggere le filiere produttive. “Perché dalle aziende grandi, che hanno molte aziende piccole affiliate, quando c'è meno richiesta di lavoro, prima o poi il problema arriva anche alle piccole aziende, e allora lì bisogna impegnarsi. E intanto la prima cosa da fare è non guardare tanto ai numeri, ma guardare a come sostenerli, perché credo che lo Stato se ne stia un po’ occupando, ma noi lo possiamo fare in prima persona con tutte le nostre filiere”.

Riguardo al problema prezzi , “ognuno ha fatto le sue politiche, le sue scelte, abbiamo visto tante cose bizzarre. Io penso che facendo questo mestiere da tanti anni bisogna sempre essere un po’ coerenti con il mercato e poi non dimenticarci che noi lavoriamo per i nostri clienti, quindi qualche volta con la grande euforia del post-Covid magari abbiamo perso un po’ il senso. Ho l'impressione che questo momento serva anche per quello, - ha concluso Della Valle - per ricalibrare un po’ tutto”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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