di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – Il terzo trimestre della Tod’s dimostra un dato: se i negozi sono aperti, la gente compra. Rispetto al 2019, il calo di fatturato si è fermato al 12,3% (nello stesso trimestre Ferragamo ha perso più del 18%, ndr). Considerando che i primi sei mesi ha toccato il 40%, si capisce bene come ci sia stata una vera ripresa commerciale. “Un miglioramento delle vendite, anche se i dati complessivi sono ancora negativi; particolarmente buoni i risultati della Cina, che ha registrato una solida crescita a doppia cifra nel terzo trimestre. La tendenza positiva è proseguita anche nel mese di ottobre” commenta Diego Della Valle, presidente del gruppo.
Il mercato ha promosso la nuova collezione invernale, o meglio ‘le nuove’ come ribadisce il patron: “Un’ottima accoglienza da parte della clientela locale. Ovviamente nel mondo occidentale i risultati dei negozi sono negativamente influenzati dalla assenza di turisti e, nelle ultime settimane, sono ulteriormente impattati dalle nuove chiusure di negozi imposte per contenere la seconda ondata della pandemia. Ottima la performance del canale digitale, che ha registrato una progressiva accelerazione ed è cresciuto in tutti i nove mesi a solida doppia cifra”.
Il web è ormai prioritario per l’azienda di Casette d’Ete. “Ci investiamo molto, stiamo allargando la base di clienti, anche grazie alle nuove forme digitali di comunicazione” riprende annunciando anche il lancio a livello europeo del modello omni-channel di distribuzione.
“In questo contesto di crisi senza precedenti, pur con una visibilità molto limitata sul futuro, stiamo gestendo tutte le attività guardando già al 2021, seguendo le indicazioni del nostro percorso strategico, con una forte attenzione ai costi, una grande prudenza nella raccolta degli ordini wholesale, con particolare enfasi sul progetto digitale, cercando di rimanere flessibili e reattivi, per fronteggiare la continua evoluzione dei mercati internazionali”.
Ma siccome non c’è Tod’s senza maestranze, ecco che torna il Della Valle in versione Olivetti: “La protezione della salute dei dipendenti e dei clienti resta una priorità per il Gruppo. Per questo il Cda anche approvato un nuovo Piano Welfare, a beneficio dei propri dipendenti, per dare a loro e ai loro familiari la possibilità di fruire di una serie di servizi finalizzati al supporto della vita personale e familiare, compreso il possibile potenziamento della loro copertura previdenziale e sanitaria”. Il che significa conferma del bonus di 1400 euro annui, rimborso di tutti i libri scolastici da elementari all’università, assicurazioni sanitarie per i dipendenti allargate ai familiari.
Non esita mister Tod’s a guardare con fiducia il futuro: “Il nostro Gruppo ha una storia ed una reputazione dei propri marchi molto solida, con la nostra clientela. Dobbiamo catturare sempre più l’attenzione dei nuovi consumatori, che sono il motore della crescita dirompente del nostro settore. Per riuscire in questo scopo, stiamo inserendo nuove persone del settore, di grande qualità, e adottando una strategia precisa e coerente, che mi auguro ci porti i risultati auspicati in tempi brevi. Siamo convinti che il nostro Gruppo, passati questi momenti, potrà fare molto bene, grazie alla forza dei suoi marchi, all’eccellente qualità dei prodotti, alle competenze dei team manageriali e alla solidità della struttura patrimoniale”.
Che si traduce in numeri: nei primi nove mesi del 2020, il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 452,6 milioni di euro (-33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Ma guardando al solo terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 195,7 milioni di Euro, in calo del 12,3%, risultato che evidenzia un forte miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti. Stessi numeri per i ricavi: 453,8 milioni di euro, in calo del 33%.
I buoni risultati sono chiaramente legati anche a un altro dato: al 30 settembre 2020, l’89% dei negozi era aperto regolarmente, il 9% era aperto ad orario limitato e solo il 2% era ancora chiuso. “Il mercato più vivace è stato quello della Cina continentale, rimangono tuttora molto deboli l’Europa e gli Stati Uniti”. In questo quadro mondiale, internamente Della Valle prosegue nella linea di controllo dei costi, da un lato, e di protezione e sviluppo delle vendite, dall’altro. “La produzione prosegue regolarmente, ma resta rilevante la percentuale del lavoro a distanza, in particolare nelle zone in cui è maggiore la diffusione del virus” conclude.
@raffaelevitali