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Tifoso della Sutor colpisce con una manata l'arbitro durante la gara di Under 14: partita sospesa. La società: "Inaccettabile"

23 Marzo 2024

SENIGALLIA – “Giù le mani dagli arbitri, ma soprattutto fuori la violenza dallo sport”. Il messaggio è unanime, soprattutto da parte del mondo arbitrale e federale, dopo quanto accaduto ieri pomeriggio durante la partita tra Senigallia e Sutor Montegranaro.

Mancavano sette minuti alla fine dell’incontro di under 14 Elite, si stava giocando nella palestra dell’Ipsia di Senigallia con i padroni di casa avanti di venti punti. L’arbitro fischia un fallo. È il quinto per un giocatore di Montegranaro. Il giocatore esce ma nel farlo dà un calcio alla panchina, l’arbitro si avvicina e lo espelle.

È a quel punto che accade il ‘fattaccio’. Uno degli adulti che era arrivato a Senigallia con la squadra di Montegranaro perde la testa, si avvicina all’arbitro e gli dà una manata. Caos, tensione, con i dirigenti della Sutor che entrano per allontanare l’uomo e cercare di riportare la calma, difendendo l’arbitro.

Ma ormai il fatto è successo, l’arbitro rientra negli spogliatoi, è giovane anche lui, non era pronto a un’aggressione. Telefona ai suoi designatori e alla responsabile regionale CIA, un rapido consulto e la decisione: partita sospesa.

Passano alcune ore e sulla pagina Facebook ufficiale della Sutor Basket Montegranaro, squadra molto impegnata nel sociale, appare un post di dura condanna dell’episodio: “Siamo venuti a conoscenza di un fatto gravissimo appena successo durante una partita di una nostra squadra giovanile. Ci scusiamo con l’arbitro in primis e con tutti quelli che erano presenti. Ovviamente siamo molto dispiaciuti, quasi senza parole. Vogliamo condannare apertamente e prendere le distanze da questo comportamento che è estraneo ai nostri valori e va contro tutto quello che stiamo cercando di costruire. Stiamo valutando come gestire internamente la questione con l’obiettivo sempre di tutelare i nostri ragazzi”.

Ora sarà il giudice sportivo a decidere la sanzione. Quel che è certo è che “bisogna tutti fare un salto di cultura (cominciando dai giocatori che devono accettare le decisioni degli arbitri, ndr) e abbassare i toni. Gli arbitri vanno rispettati e difesi, sono parte del gioco” il commento a caldo del comitato italiano arbitri.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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