PORTO SAN GIORGIO - Soddisfazione e commozione per l’ottima riuscita delle due iniziative in memoria di Massimiliano Biondi avvenute venerdì 5 e domenica 7 aprile alla sala Imperatori.
In un’atmosfera di luci e colori, resa possibile dalle opere d’arte esposte nell’occasione, la sorella Maria Elisabetta ha accolto con emozione e riconoscenza il numeroso pubblico accorso per ricordare Massimiliano. A dare la loro disponibilità sono stati gli artisti: Julio Fernandez, Valeriano Prati, Marisa Cesanelli, Lucia Spagnuolo, Sandra Torquati e Kety Zoppo.
Maria Elisabetta ha tenuto a ringraziare sentitamente il Comune per la vicinanza dimostrata. “Eventi di questo genere – ha sottolineato - sono resi possibili anche grazie alla sensibilità e alla seria professionalità dei rappresentanti dell’Amministrazione che sposano la realizzazione di eventi benefici, permettendo non solo di vivere momenti che diventano appuntamenti sociali per tutta la comunità ma anche dare visibilità alla solidarietà e all’arte. Due i progetti presentati, uno in Rwanda e uno in Brasile.
Il primo è un polo scolastico nella località di Ruhengheri che accoglierà i corsi della materna e della formazione junior per bambini e bambine 4-13 anni e che prenderà il nome di Massimiliano Biondi.
Ad introdurlo è stato don Oreste Habiyambere, che Maria Elisabetta ha conosciuto grazie a don Piero Quinzi, parroco della parrocchia la Sacra Famiglia. Don Oreste ha emozionato l’intera platea quando ha raccontato che prima gli alunni, costretti a percorrere ogni giorno diversi chilometri per raggiungere la scuola, avevano degli incidenti (restandone spesso vittime o rimanendo feriti) oppure, dato lo sforzo fisico da compiere quotidianamente, non riuscivano a studiare in modo adeguato e spesso rinunciavano ad andare a scuola per almeno tre giorni a settimana. Di qui la decisione e la necessità della realizzazione della struttura a Ruhengheri.
“Luca, un carissimo amico di mio fratello - ha riferito commossa Maria Elisabetta – mi ha detto che questi in Rwanda saranno i nuovi fratellini di Max i quali, grazie a questo progetto, potranno seguire un percorso di studi adeguato, auspicando che sia di successo come quello di Massimiliano per poter ricevere la formazione che li potrà rendere liberi verso un futuro migliore”.
L’appuntamento di domenica 7 aprile ha focalizzato il tema sulle realtà in Brasile, dove Maria Elisabetta si è recata nel novembre del 2023 per conto dell’associazione Condividere OdV, con la quale è stata accesa una sinergia diversi anni fa per la costruzione di un’opera intitolata al fratello. Attualmente vi è una targa commemorativa in un asilo che sorge a Camacari, nella diocesi di Salvador, e il progetto del doposcuola Massimiliano Biondi a Brasilia, dopo tante difficoltà, è prossimo.
E’ stato il presidente dell’associazione, Massimo Valentini, a sottolineare l’origine della realtà di cui è stato guida don Luigi Valenti sino alla sua scomparsa nel 2020. Nata a seguito di un episodio in una baraccopoli di San Paolo, dove a causa di un incendio erano morti alcuni bimbi, attualmente Condividere OdV conta strutture di assistenza all’infanzia sia in Brasile che in Argentina.
“Visitando lo opere di Condividere OdV – ha affermato Maria Elisabetta - in occasione della mia trasferta a Salvador de Bahia, Belo Horizonte, Brasilia e San Paolo ho davvero realizzato come le vite dei minori assistiti in queste strutture possono essere aiutate e salvate dalla strada. Bambini che, dopo aver frequentato queste strutture, da giovani adulti tornano per insegnare negli asili, nelle scuole e nei doposcuola creati da don Luigi, perché se si nasce nella difficile realtà delle favelas non per forza vi si deve rimanere imprigionati. Veramente, aiutando questi minori, si può regalare loro una vita migliore. E, come ho sempre detto nelle diverse occasioni commemorative per mio fratello Massimiliano, è donando che si riceve o, come diceva don Luigi, la vita la si possiede quando la si dona”.
