PORTO SAN GIORGIO - Catia Ciabattoni, consigliera comunale e presidente della II Commissione, Urbanistica e Lavori pubblici, di Porto San Giorgio, cosa pensate di fare con la terza corsia dell’A14?
“Secondo incontro con un obiettivo chiaro: dotarci di uno strumento concreto per poterci sedere al tavolo, dando indicazione concreta su quello che la città vuole”.
E cosa volete?
“Non possiamo lasciare che decidano altri, vorremmo che il nuovo progetto della terza corsia, che Società Autostrade ha detto di essere disponibile a riprendere in considerazione, contemplasse una nuova progettualità”.
Quindi vi piace l’idea di arretrare solo una direzione?
“Noi vorremmo un nuovo progetto. Nel 2006 il ‘no’ fu chiaro e non è cambiato nulla. Perché il carico che le nostre infrastrutture, Statale, ferrovia e vie varie, è solo peggiorato. I problemi ambientali sono rimasti gli stessi. L’idea di arretrare un pezzo è di certo interessante”.
Cosa chiedete quindi?
“La riprogettazione degli undici chilometri Porto San Giorgio e Pedaso. Hanno partecipato il presidente dell’Ance Marche Stefano Violoni, c’era Massimo Valentini, presidente della Fondazione San Giacomo della Marche, Gianluca Vecchi, presidente Ataf. E poi con un documento, tre rappresentanti (avvocato Mattioli, Franco Paci e Rita Pelacani) per il comitato per la salvaguardia del verde di viale Cavallotti. Tutti compatti per l’arretramento per uno sviluppo più armonioso e organico”.
Su questo punto componenti della Commissione tutti d’accordo?
“La volontà è di muoversi in maniera condivisa”.
E ora?
“Elaboreremo un documento, che discuteremo in Commissione con l’obiettivo di andare poi in consiglio comunale per deliberare un atto ufficiale da dare poi in mano a chi si siederà al tavolo con il Ministero. E questo lo faremo in tempi rapidi, facendo capire che l’arretramento porta vantaggi anche alla zona interna della provincia”.
Raffaele Vitali