di Raffaele Vitali
FERMO – Non è quel che serve un terremoto dentro il sistema sanitario in questo momento. Non è quel che serve, eppure : Licio Livini, direttore dell’Area Vasta 4, si è dimesso.
Cosa è accaduto? I rapporti con l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, non erano eccelsi, questo nell’ambiente si diceva da tempo. Ma l’efficienza del direttore Livini è andata oltre questioni politiche, inevitabili in campo sanitario visto che i direttori sono di nomina del governo regionale.
Livini è l’emblema del vertice che fa, seguendo le direttive ma usando anche il cervello. Lo ha fatto prima della pandemia, quando ha portato a compimento percorsi di riorganizzazione territoriale voluti dall’alto, lo ha fatto durante il primo lockdown, dove se non fosse stato per un focolaio a Medicina avrebbe potuto senza dubbio vantarsi di una delle migliori gestioni dell’emergenza. Lo fa ogni giorno in questa fase in cui guida un territorio con un solo ospedale lasciato dalla regione, anche prima dell’era Acquaroli, in balia di se stesso.
La sua colpa è una: avere ogni tanto criticato quello che non funziona. Il punto, però, è che ha fatto seguire le critiche da proposte di miglioramento del sistema. E in ogni caso ha sempre rispettato quanto chiesto dall’assessore Saltamartini e dalla direttrice regionale Nadia Storti, che evidentemente non hanno apprezzato. E allora, melgio andarsene a testa alta che cacciato, pur con tanti soldi di buonuscita. Ma il momento è quanto di più sbagliato, anche se almeno ha atteso il superamento della fase più complessa, con il Murri che ora è tornato a respirare.
Per il Fermano è un duro colpo, soprattutto in fase pandemica, considerando che Livini consoceva ogni centimetro della sanità, essendo in carica da oltre cinque anni. Dimissioni irrevocabili, a quanto emerge. In teoria ci sono 60 giorni di preavviso, ma Livini ha chiesto che vengano subito accetatte a che a costo di rimetterci soldi. E ora chi verrà al suo posto, considerando anche che Vincenzo Rea, un papabile, ha scelto pochi giorni fa di andare in pensione.
L’auspicio tra i sindaci è che, se la giunta Acquaroli non farà cambiare idea a Livini, venga scelto un direttore del territorio.
