di Raffaele Vitali
MONTE URANO – Moira Canigola ter? Lo dirà il voto dell’8 e 9 giugno. La certezza è che la sindaca uscente si ricandida e prova ad ottenere la fiducia dei suoi cittadini per il terzo mandato.
“Ho bisogno di forza, di sentire la comunità vicina”. Prima di dire sì, riflessione da un lato, cambio di normativa dall’altro: così i piani del futuro di vita di Moira Canigola cambiano. “Scegliere di ricandidarmi non è stato semplice, il pensiero e gli atti erano indirizzati verso il termine del mio periodo da sindaca”. Poi il cambio della norma voluto da Governo e Parlamento.
“Da quel giorno tanti cittadini, incontrandomi, mi hanno spronato a restare alla guida del Comune. E così l’hanno fatto i miei compagni di amministrazione”. Prima di decidere, la maggioranza si è confrontata sui possibili nomi papabili. “Ma non c’era un nome alternativo, vuoi per motivi privati o per scelta. Abbiamo guardato anche fuori dal nostro mondo, ma non abbiamo trovato una figura di qualità. E così, la mia decisione, complessa anche dal punto di vista personale”.
La Canigola era pronta a tornare al suo lavoro, è dipendente del comune di Fermo, e alla sua vita familiare. Ha vinto il senso di responsabilità: "Lo devo in primis ala comunità monturanese, ci sono tanti progetti iniziati e non terminati che credo sia importante seguire. Per raggiungere il risultato di tanti altri invece conclusi in questi anni. Per cui garantisco che tutto quanto ho fatto nei miei dieci anni non sono un periodo chiuso, ma aperto al futuro”.
Non è stato un tempo facile per la città. "Nel 2016 abbiamo perso teatro, scuola, chiesa, tutti danneggiati dal terremoto. “Il programma elettorale è stato subito stravolto”. Poi la conferma nel 2019, con i cittadini che hanno dato fiducia e dopo pochi mesi la pandemia. “Cambiano di nuovo progetti e priorità, ci siamo mossi tra lockdown ed emergenze. Abbiamo lavorato sul sistema sociale, stando vicini alle associazioni, alle realtà che fanno ricca Monte Urano. Anche quelle commerciali. Oggi abbiamo un sistema differente rispetto a quando siamo partiti”.
Riparte con una nuova squadra, ma con una certezza: “Serietà, onestà e trasparenza sono il filo conduttore del mio agire amministrativo. E saranno la base del mio terzo mandato”.
Tanti cambiamenti comunque sono in arrivo. “Dobbiamo capire che la comunità è cambiata, anche nel suo tessuto economico e produttivo. Io sono pronta ad affrontare la sfida, anche senza social, ma cambierò anche in questo”.
Ci sono delle incompiute, o forse non completate: cineteatro Arlecchino e scuola Media. “Una struttura fisica più idonee alla formazione dei ragazzi è importante. Peer la scuola abbiamo consegnato il progetto all’ufficio ricostruzione, a breve lo illustreremo alla cittadinanza. Gli uffici sono stati impegnati a lungo. Siamo allo snodo decisivo, aspettiamo l’ok dell’Usr, già abbiamo la ditta. Per il cineteatro siamo al progetto di fattibilità che presenteremo a breve. Due opere che sono il simbolo di questi ultimi anni”.
C’è poi quanto fatto. “Un piano di rigenerazione urbana di diverse zone della città. Dal centro, con la porta del sole rinnovata ai giardini e ai marciapiedi, al quartiere Tenna con una nuova pubblica illuminazione. E poi ci sono i progetti per ex scuola media e mercato coperto”. I marciapiedi per il quartiere Sant’Andrea e Croce strada, il rilancio del parco Langer “che presto sarà dotato anche di telecamere, come in tante aree verdi abbiamo portato attrezzature sportive”.
Da non dimenticare lo stadio, con lavori dentro e fuori per “far fruire a tutti la struttura, anche grazie alla pista attorno al campo da gioco per le biciclette. Il ciclismo è nel cuore di Monte Urano, in attesa di nuove ciclabili questa realtà c’è”.
E poi ci sono gli asfalti. “Che non sono elettorali, spesso sono abbinati a sottoservizi, fogne e impianti idrici nuovi pensati con il Tennacola. Abbiamo messo mano a via Dante, perché ha delle fogne vecchissime. Disagi? Sono fondamentali per evitare poi problemi ben maggiori”.
Non si vede, ma incide sulla vita, anche il lavoro sulla macchina amministrativa: “Abbiamo cambiato 15 dipendenti su 30 in meno di dieci anni. Ringiovanimento e nuove competenze. Un cambiamento fatto cercando di trovare il meglio che il territorio poteva offrire per garantire servizi. Non è un dettaglio” rivendica la Canigola.
Con chi correrà quindi al suo fianco? “Ci sarà un forte rinnovamento del gruppo che ha amministrato, si ripresenterà qualche assessore e consigliere. Sono cambiate tante condizioni di base. Tre i componenti della maggioranza che si ripresentano (non la Morelli, ndr). Non è facile continuare a dare alla comunità”.
Come sempre sarà un comune al femminile, se vincerà la Canigola, “perché vi assicuro che coinvolgere le donne è più semplice. E in questi anni abbiamo lavorato molto a livello culturale e sociale per rendere l’altra parte del mondo protagonista”.
Non è una sconfitta non avere trovato un delfino? “Più che altro tutti abbiamo considerato che le mie caratteristiche fossero quelle giuste”. Lo dice con tono pacato, non stanco: “Voglio davvero completare, ora che mi hanno dato la possibilità devo coglierla, lo devo a chi ha creduto in me e vede qualcosa di incompiuto”.
Resta l’anima di centrosinistra, “intesa come area politica e di pensiero. Ma non chiedo la tessera a chi si avvicina, mi interessano le idee, la sensibilità, la visione che chiaramente devono essere compatibili a chi ha determinati valori. Se manca la condivisione su questo, non sarebbe possibili poi amministrare insieme. Del buono c’è anche altrove, Craia è la riprova, e va perseguito: abbiamo collaborato insieme e oggi siamo su due fronti diversi”.
Sa anche che su Monte Urano c’è il mirino del centrodestra, che vorrebbe riuscire nel ribaltone: “Lo sappiamo, ma noi non ci limitiamo a questo. Noi agiamo per la comunità. Siamo il comune più grande che va al voto, ma siamo piccoli. In realtà come la nostra contano le azioni e quindi credo che i monturanesi sceglieranno al di la dei venti che soffiano forti”.
Infine, un passaggio sugli avversari elettorali, Leoni e Moretti. “Per amministrare una città occorre conoscerla, viverla, starci. Uno Leoni, ndr) vive a Montecosaro, ma è nato qui. Ha dentro di sé tante forze politiche omogenee, ma non respira Monte Urano. L’altro è stato assessore di Giacinti, consigliere della Poloni a Magliano di Tenna, oggi volto di Forza Italia, quindi di civico non ce ne vedo tanto. Poi i cittadini decideranno, guardando le liste. Di certo è la prova che i divisi non sono quelli di sinistra, ma quelli di destra che avrà almeno due candidati”.
La campagna elettorale della sindaca inizia: “Sguardo giovane, attento e stimolante: questo caratterizzerà la forza e poi la mia amministrazione, siamo pronti a rileggere Monte Urano”.