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Tennis, Guzzo porta le Marche nel board di Binaghi: eletto consigliere federale. "Formare i giovani è la mia sfida"

2 Settembre 2024

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Dai campi di provincia al board del tennis italiano. L’ascesa di Emiliano Guzzo è frutto del lavoro costante sulla base, che è in crescita e soprattutto che, ormai da anni, fornisce campioni alla Federazione.

Guzzo da anni guida il comitato regionale e ora entra nel team di Angelo Binaghi, confermatissimo presidente della Federazione Italiana Tennis, oggi FITP con la p di padel. Non poteva andare diversamente per il presidente uscente, visti i risultati che il movimento sta ottenendo. Non è più l’Italia di un campione, non c’è solo il numero uno al mondo Sinner, ma un intero movimento che funziona, in ambito maschile e femminile.

In questa realtà, le Marche svolgono un ruolo centrale, partendo da Cocciaretto e Nardi, per citare gli apicali. Che Guzzo sia stimato lo dimostra i voti che ha preso durante l’assemblea nazionale, tanti quanti una delle attuali vicepresidenti, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino (2379).

Una stima che si basa sul lavoro fatto dal presindete Fit Marche, che è un grande appassionato di basket e che infatti ha subito incassato il plauso del presindete regionale Paolini, che il mondo federale lo conosce bene. “Abbiamo – spiega Guzzo - 140 circoli e circa 19mila tesserati nelle Marche. Sono 15 anni che cresciamo nei numeri, senza sosta”.

Una regione da 500 tornei all’anno, che coprono tutti e i 12 mesi. Un regione che investe sui giovani, con il progetto ‘racchette di classe’ che impegna 7mila studenti. “E sono anni che a livello Junior vinciamo titoli perché investiamo e abbiamo creato un ottimo sistema formativo” ribadisce il neo consigliere nazionale che ascolta soddisfatto le parole di Binaghi.

“Questo successo è il vostro, dei nostri giocatori, delle società sportive, dei nostri insegnanti che ci hanno aiutato a cambiare il volto di questa Federazione. È il successo di tutti i dirigenti, fino al Consiglio Federale che ringrazio” ha esordito Binaghi.

L’Italia conta anche di tre consiglieri internazionali, sia nel padel sia nel tennis, a riprova della forza che ormai la Fit ha. “Siamo pronti a ripartire. Dobbiamo accelerare su alcuni processi, il primo dei quali è l'emersione del tesseramento. Dobbiamo far emergere la nostra grandezza, la nostra dimensioni. Il numero di tesserati è la prima cosa che guardano i nostri stakeholders a livello centrale e periferico. Lo guardano gli sponsor che finanziano noi e i tornei. Lo guardano i media nazionali e locali per decidere quanto spazio dare al nostro sport rispetto ad altri. Lo guardano le amministrazioni pubbliche per decidere quando vi devono dare i permessi anche a titolo urbanistico per realizzare più campi o i contributi. Da ultimo lo guardano anche le famiglie, quando guardano quale sport far praticare ai figli scelgono sempre lo sport di maggiore successo” prosegue Binaghi.

La sfida è trasformare chi gioca in tesserato. Indicativamente ci son 5 milioni di giocatori in Italia tra Padel (1.5milioni) e tennis. Ma di questi solo un quinto è tesserato. “Con lo scopo di evidenziare quanto siamo forti e trovare la credibilità per far crescere il nostro sport, noi andremo a verificare ancora di più e sosterremo con tutte le nostre energie coloro i quali saranno in regola con il tesseramento. Finché ci saremo noi, chi sarà in regola non pagherà più quote federali. Questa sarà la vera prima battaglia” ha chiarito Binaghi che ora assegnerà a ogni consigliere deleghe mirate.

Guzzo una preferenza ce l’ha. “Mi piacerebbe occuparmi della struttura tecnica del settore giovanile e di formazione, che è quello che ha portato l’Italia in alto, con dieci giocatori tra i primi cento. Noi dobbiamo far sì che i nostri giovani siano allenati con qualità, perché il collo di bottiglia del tennis mondiale è stretto, ma i nostri sanno entrarci. E  lo facciamo con molte meno risorse di altri. Dobbiamo ripristinare i centri permanenti di allenamento, ed è nei piani federali, così avremo ancora più campioni e li formeremo aa prezzi sostenibili rispetto alle attraenti accademie” conclude Guzzo.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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