FERMO - Investire in sicurezza. Come? In attesa che ci sia il tanto atteso aumento a livello di personale per le varie forze di polizia, che siano statali, militari o pubbliche, come i vigili urbani (tre nuovi li inserirà Porto Sant’Elpidio), i Comuni puntano sulla videosorveglianza.
Il contributo statale è diretto a sostenere gli oneri sopportati dalle amministrazioni municipali per l’installazione dei sistemi previsti nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci. Sulla base dei fondi stanziati per l’anno 2021, pari a 27 milioni di euro, i progetti che godranno del contributo sono 416. Molti quelli fermani, con maggiori e minori contributi.
“Un importante investimento per migliorare la sicurezza dei cittadini e contrastare i fenomeni criminali sia nei grandi centri urbani sia nella realtà minori, facilitando l’attività di repressione dei reati ma anche quella di prevenzione e di capillare controllo del territorio, senza dimenticare l’effetto di deterrenza” sototlinea la ministra Lamorgese anticipando che per il 2022 ci sarà un nuovo bando con 36milioni di euro a disposizione.
Nel dettaglio, questi i comuni finanziati. Quasi tutti risultano classificati come comuni con criminalità poco elevata’, tranne poche eccezioni.
Montegiorgio, che è classificato come ‘criminalità elevata’, aveva previsto 213mila euro di investimento e il 50% viene coperto dal Ministero.
Falerone, criminalità poco elevata, 54mila di investimento e 60% garantito.
Montefalcone Appennino, 425 abitanti, criminalità poco elevata e un finanziamento dal ministero dell’interno di 15mila euro, pari al 58% del necessario.
Monteleone di Fermo, poco più di 300 abitanti e 8mila euro di investimenti, di cui la metà coperta da Roma.
Francavilla, meno di mille abitanti e 44mila euro di investimento, che diventano 22mila grazie al Viminale
Massa Fermana ottiene il 50%, ovvero 6700 euro per continuare a restare ‘poco elevata’.
Montottone, sempre meno di mille abitanti stanzia 15mila ero e ne ha la metà di rimborso.
A Servigliano vanno 15mila euro per migliorare la videosorveglianza, pari al 50% del costo totale.
Magliano di Tenna ne investe 37mila e ottiene il 52%.
Montappone per restare con una criminalità sotto controllo stanzia 29mil euro e ottiene il 55%
Montefortino, che ha mille abitanti ma un territorio esteso e molto turistico, ha presentato un progetto da 50mila euro e ne ha avuti 25mila indietro.
Monte San Pietrangeli, 50mila euro e 50% del finanziamento.
Smerillo, 300 abitanti e 50mila euro di telecamere, anche qui coperto il 50%
Monte Vidon Combatte si accontenta di diecimila euro, la metà spetta al Ministero
Monsampietro Morico ne stanzia invece 40mila e anche qui la metà finanziata.
Porto San Giorgio, che ha una criminalità elevata, a progetto mette 16mila euro e la metà gli ritornerà.
Monte Rinaldo, con il suo piano di sviluppo, punta anche sulle telecamere: 30mila euro e 50% coperto.
Per Montelparo 20mila euro e 50% di contributo.
A Monte Vidon Corrado, 18mila euro di contributo per difendere i 700 abitanti.
Grottazzolina, 25mila di piano e la metà affidata al Ministero.
Rapagnano ottiene invece il 40% del suo importante investimento che è di 41mila.
Montegranaro, che è classificata con una criminalità poco elevata come i piccoli paesi della provincia, convince il Viminale, 60% di contributo sui 55mila previsti.
Campofilone ottiene il 33% dei 30mila investiti
Fermo ha presentato un progetto da 64mila euro e il 50% è coperto. Il capoluogo è per il viminale un territorio con criminalità elevata.
Ponzano di Fermo ottiene solo 8mila euro, il 21%. Monterubbiano ne prende 5mila, pari al 16%.
Ancona meno per Amandola e Lapedona rispettivamente il 10%, 3.4mila euro, e il 9%, 3mila e 500.
E pure Porto Sant’Elpidio che a fronte di un piano da 310mila euro, dal ministero si vede riconosciuto solo il 10% nonostante parametri di criminalità elevata.
Raffaele Vitali