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Tecnologia e visite mediche, dieci comuni uniti per far vivere meglio gli anziani: 2 milioni per lo Smart Village fermano

10 Dicembre 2024

SERVIGLIANO – Sempre più smart l’area interna del Fermano a livello di sanità. “Tecnologia, ma anche prossimità reale con i camper della salute” esordisce l’ex sindaco Giuseppe Forti, oggi referente del progetto ‘Smart Village’. PIù servizi, più possiiibltà di evitare lo spopolamento e di favorire l'invecchiamento attivo, considerando anche le politiche fiscali che il commissario alla ricostruzione Guido Castelli ha previsto per le aree del cratere in favore dei pensionati.

La dottoressa Marta Galantini, assistente sociale di professione è una delle protagoniste della seconda fase del progetto Smart Village guidato dall’Ambito XIX insieme con Inrca (in sala il dottor Scendoni), Politecnica (presente il professor Germani), Nuova Ricerca Agenzia Res e amministrazioni locali: “Partito con fondi Pnrr, prevede la presa in carico di ultra 65enni delle aree interne di 10 comuni per evitare l’isolamento e il lento avvicinarsi al fine vita. Numerose sono le azioni”.

Sono 200 i beneficiari dei servizi che useranno anche i dispositivi tecnologici, con tanto di raccolta dati e monitoraggio, poi ci sono altri 160 utenti che parteciperanno agli screening ogni quattro mesi sviluppati dell’Inrca: tutti e 360 entrano nel percorso di follow up.

“Il progetto prevede anche lo sviluppo di 31 giornate della salute aperte alla cittadinanza. La prima domenica sarà a Servigliano. Ogni volta specialisti differenti” aggiunge l’assistente sociale che ricorda il finanziamento di due milioni di euro intercettato.

“Dobbiamo cambiare la prospettiva in materia di sanità: da un lato sviluppiamo il concetto di benessere sanitario e relazionale dei nostri cittadini, dall’altro con le giornate della salute, in una fase di transizione e innovazione, avviciniamo le persone. Abbiamo gli strumenti, ma ancora dobbiamo far passare il messaggio che la sanità è un dovere, non un semplice diritto. Sviluppare la prevenzione è un dovere del sistema, così regaliamo il diritto alla salute” riprende il sindaco di Servigliano Marco Rotoni.

L’utilizzo di unità mobili permette di educare il cittadino alla prevenzione, portandogli il sevizio vicino a casa. “Avere la possibilità di una medicina moto a luogo è un obiettivo cruciale, anche culturale nelle giovani generazioni. Bene ospedali e strutture, ma se non abituiamo alla prevenzione non raggiungeremo lo scopo di una sanità migliore” prosegue.

Sono coinvolti i comuni di Francavilla, Falerone, Monte Vidon Corrado, Montappone, Massa Fermana, Montegiorgio, Monteleone, Monte Rinaldo, Ortezzano e Servigliano. “Insieme preveniamo, e magari riduciamo anche le liste di attesa, ma soprattutto educhiamo e miglioriamo la vita nei nostri piccoli comuni mettendo a disposizione le migliori professionalità” ribadisce Rotoni.

Interventi sanitari e sociali fanno parte del progetto. Il progetto si sarebbe dovuto concludere ad aprile 2025, ma è stato prorogato a marzo 2026. Più tempo per le equipe multidisciplinari: infermiere, animatore digitale, educatori professionali, Oss e assistenti sociali. “Questo bando Pnrr poteva funzionare anche con un singolo comune, a quel punto il fondo sarebbe stato al massimo di 300mila euro. E invece, abbiamo scelto di fare un progetto comunitario, legandoci all’Ambito e abbiamo ottenuto 2 milioni di euro” chiarisce con orgoglio Forti.

Il salto di qualità rispetto a un paio di anni fa quando i communi si erano messi in rete è evidente: si è passati dallo sperimentare, 30 anziani coinvolti, alla fase strutturale: “In questo – riprende il coordinatore d’Ambito, Alessandro Ranieri - le assistenti sociali garantiscono l’intercettare delle fragilità, più cittadini coinvolti, screening multidimensionali e giornate della salute affidate a tre primari: oncologia, gastroenterologia e medicina generale”.

Le attività sono partite dopo un paio di mesi di incontri aperti alla cittadinanza in ogni comune. “Poi abbiamo incontrato a domicilio i partecipanti per conoscerli e  capire i bisogni”. E ora si agisce. I 2200 posti non sono saturi, anzi. “La presa in carico è in corso, le giornate della salute e le attività territoriali servono proprio per avvicinare chi magari ancora non conosce il progetto. E poi ci sono i comuni e i medici di base che sono le vere sentinelle” precisa Alessandro Ranieri.

Domenica, dalle 9 alle 18, il camper medico sarà in piazza a Servigliano, struttura messa a disposizione, come i macchinari e parte del personale, dalla Medincare, partner del progetto. Prime visite affidate al tema del primario di Oncologia, Renato Bisonni, con visite senologiche. Una trentina quelle previste, basta prenotarsi.

Piace tutto questo all’Ast, come conferma il dirigente Alberto Franca, “perché va verso il nuovo piano socio sanitario, verso quella sanità del territorio fondamentale per migliorare la risposta al cittadino”. Alla fine, grazie ai fondi ogni anziano selezionato riceverà la sua strumentazione tecnologica che invierà i dati alla piattaforma creata da Medincare, attiva tutti i giorni, che agevola il monitoraggio.

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