SANT’ELPIDIO A MARE – Il green in casa Dami è una cosa seria. Il suolificio leader a livello internazionale guidato da Elisabetta Pieragostini punta sul D-WAY, una policy e non solo un progetto, che mira alla transizione ecologica, alla responsabilità sociale e all’etica nel business. Una crescita a step che parte dal DLab, la parte aziendale dedicata alla ricerca e sviluppo di materiali, modelli e prototipi.
All’interno del DLAB si analizza il materiale, si progetta, si passa per la realizzazione fino all’industrializzazione del prodotto. Una community tecnologica che ha fatto sviluppare, grazie a stampati 3D elementi come il Recycled EVA (ha in sé almeno il 20% da scarti di calzature riciclate), il Nature Bio (suole derivanti da compound bio-based), il Re Sole (ricavate dal riuso di materiale di scarto). Un percorso rapido, che permette di rispondere a singole richieste e che soprattutto, avendo una filiera interna, permette il recupero di quel che invece si butterebbe.
L’ultima chicca green è la carta etica aziendale che mira al ‘better living’ per salvare il futuro delle nuove generazioni. Un aiuto viene dall’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e dal fatto che essere un’azienda attenta al sociale si vede anche nella parità di genere interna, nei progetti di formazione e nel welfare aziendale.
@raffaelevitali - redazione@laprovinciadifermo.com