FERMO - “Bravissimi”. Non usa giri di parole sui social il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, nel commentare il musical ‘Medusa, l’inganno degli dei’ che ha riempito il teatro dell’Aquila.
Ottocento spettatori che hanno applaudito dal primo all’ultimo minuto, spesso anche fuori tempo. Ma era troppa la voglia di accompagnare il momento in scena dell’amico attore. È quello che accade quando a teatro i protagonisti sono un pool di attori e professionisti made in Marche, molti anche in Fermano.
“Ci voleva tanto coraggio, voi siete stati bravissimi a crederci e il risultato vi premia. Questo deve essere il palco per giovani che ci credono” aggiunge l’assessora Micol Lanzidei, una che di teatro se ne intende e che forse, qualche anno fa, sarebbe stata sul palco in abiti di scena, condividendo il sogno diventato realtà di cinque amici.
Il progetto, prima che si aprisse il grande e rosso sipario, lo ha piegato al meglio Maja Matic, la responsabile pubbliche relazioni della compagnia, che ha introdotto e con la voce emozionata di chi ha accompagnato l’idea, le prove e la realizzazione di un musical che impegna oltre 40 persone, ha scaldato i cuori degli spettatori.
C’è tanto di buono, a cominciare da Medusa e Afrodite, due grandi voci, passando per Dioniso, ma c’è anche da migliorare, Athena e Poseidone possono dare di più, ma sarà stata anche l’emozione di un palco così bello. Il musical è un mondo complesso, difficile e costoso. Il coraggio della compagnia è stato grande, oggi c’è la consapevolezza che ogni prova e ogni spettacolo saranno un ulteriore passo avanti in cui affinarsi e crescere. Se la macchina prenderà velocità, potrebbe non fermarsi mai, perché di musical le persone hanno sempre bisogno.
Belle le musiche, danno ritmo e permettono ai solisti di emergere. I balletti non sono protagonisti, come la scenografia che è semplice, mentre pesano le parole che vengono dette, il testo scritto da Simone Brenno Rossetti regala anche momenti di riflessione. A cominciare dalla domanda chiave: chi è che nell’ombra cela un segreto? Andate a teatro e lo scoprirete. Forse.