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Teatro, musei e mostre: Fermo città di cultura. L'assessora Lanzidei: "Spazio per tutti, le diversità ci rendono umani"

13 Ottobre 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – Micol Lanzidei è l’assessora alla Cultura del comune di Fermo. E' impegnata su più fronti, dai musei al teatro, dai progetti scolastici allo sviluppo dei nuovi contenitori.

Assessora Lanzidei, Fermo città della cultura, è giusto?

“Senza ombra di dubbio”.

Cosa racchiude la parola cultura?

“E’ quello che ci fa essere umani e che ci distingue tra esseri umani. Le varie culture si formano, si intrecciano, danno vita ad altre culture: questo noi cerchiamo di farlo come amministrazione”.

Come ci riesce?

“Intanto ascoltando e dando attenzione alle diverse realtà, dando la possibilità di esprimersi. Non c’è una sola strada, una sola cultura. Come Comune vogliamo essere la cassa che dà voce, a volte siamo la cornice necessaria, a volte i promotori di qualcosa che altrimenti non emergerebbe. Tutto per portare  a una crescita personale ed educativa”.

Cultura è economia per Fermo?

“Non si può tararla sempre con i soldi, è un rischio. Ma è innegabile che sia una risorsa per la città. Però la cultura è libera, quindi dobbiamo anche essere bravi ad abbinarla a uno sviluppo di pensiero. Quindi il valore non contabilizziamolo ogni volta. Bisogna evitare di fossilizzarsi sulle ‘poche persone’ e capire il seme che abbiamo posizionato. Può magari volerci tempo, ma cresce”.

Il teatro è il gioiello dell’offerta culturale?

“Più che altro è il suo momento. Ma se ci rivediamo a fine mese avremo una nuova sezione museale e quindi parleremmo di altro. È chiaro che la campagna abbonamenti è andata oltre ogni aspettativa. È il frutto di anni di lavoro, di politiche culturali”.

Numeri da grande città, siete ormai un riferimento anche per l’Amat?

“Con il direttore Santini abbiamo un rapporto vincente. Ci siamo trovati a inizio pandemia e poi pian piano abbiamo consolidato le stagioni, con un pubblico che era affaticato dagli adempimenti sanitari. Ma la gente aveva già fatto capire di avere voglia. L’anno scorso è stata la mia prima senza prescrizioni, chiudemmo con 620 abbonamenti di prosa. Oggi siamo già a 850”.

Spettacoli su due giorni, le persone preferiscono il primo?

“Quest’anno su otto appuntamenti solo due cadono tra sabato e domenica. Le persone tendono alla prima serata, per una sorta di abitudine. Ma sia chiaro, di posti a disposizione ce ne sono ancora tanti”.

Biglietti?

“I primi in vendita il 17 ottobre per Natale in casa Cupiello e poi dal 27 quelli per tutti gli altri spettacoli”.

E poi c’è la lirica.

“Due spettacoli, abbiamo già 193 abbonamenti. Ma la lirica normalmente punta sui biglietti. È un mondo a parte in cui, come facciamo con scuola di platea per la prosa, continuiamo a coinvolgere anche i giovani”.

Teatro numeri vincenti. I musei?

“Ci stiamo preparando per la riapertura della sezione delle tavole. Abbiamo climatizzato le stanze, perché dopo il restauro ligneo dele opere di Jacobello del Fiore era necessario”.

Il Terminal che fine ha fatto?

“Ci stiamo lavorando con diverse realtà a livello progettuale. Ci stiamo confrontando con realtà cittadine, dall’Unipop a Karussell, per valutare il futuro. Vogliamo ospitare la fine del trittico di mostre fotografiche, insieme con la Fototeca, previste che riguardavano Dondero, Guidi e Crocenzi. Proprio l’ultimo artista sarebbe il protagonista, attendiamo di sapere se la Regione finanzierà il progetto che va ben oltre la semplice esposizione, prevede laboratori, conferenze e catalogo”.

Le risorse gliele garantiscono in Giunta?

 “Siamo molto uniti nel considerare la cultura uno dei motori della città”.

Troppa arte e poco commercio, è così?

“Mi sento parte di ogni aspetto della città e soprattutto del nostro centro cittadino. Non c’è un settore che viaggia senza l’altro. Con i settori commercio e turismo abbiamo visto che la piazza è un luogo funzionale che crea intrecci. Pensiamo al 22 ottobre quando avremo Fiera d’autunno, giornata conclusiva di Fermhamente e Brignano a teatro, dove restano 50 posti”.

Assessora, non resta che il Natale. Siete già pronti?

“Sarà tematico come sempre. L’idea partita da Trasatti e Torresi prosegue. Dobbiamo pensare ai bambini, ma anche ai giovani, però la favola non mancherà. Siamo considerati la città del Natale, ma attorno crescono. Noi in più mettiamo la nostra piazza, che addobbata rende il tutto unico e strepitoso”.

Soddisfatta?

“Il lavoro è tanto, ma stimolante e ho al mio fianco personale qualificato e un dirigente attento. Per cui, sì”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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